David Lee Roth a Eddie Van Halen: “Che grande e lungo viaggio è stato”

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Ph. via Instagram: David Lee Roth

Qual è stato il rapporto tra due assi dell'heavy metal anni Ottanta? Scopriamo i retroscena tra l'esuberante David Lee Roth e il magico Eddie Van Halen.

I Van Halen portano un nome olandese, ma incorniciano una band multiculturale, che ha saputo raccontarsi in maniera universale e trasversale attraverso la musica. Li vediamo ancora insieme nel video del brano che li portò all'apice del successo, Jump, dell'album 1984.

Alla voce un esplosivo David Lee Roth, dalla chioma cotonata bionda, i pantaloni animalier e la sua vena da acrobata e performer sulla scena, che guarda in camera in maniera ammiccante. Al suo fianco l'inconfondibile Eddie Van Halen, dal sorriso ammaliante e quel tocco speciale che sin dal 1978 lo consacrò come il Mozart della chitarraAll'altro lato lo storico bassista Michael Anthony e alla batteria Alex Van Halen che, con il fratello Eddie, scappò dall'Olanda per portare il loro marchio in America. 

Ora, se chiudiamo gli occhi e li riapriamo, quell'iconica formazione non c'è più. Il 6 ottobre 2020 i sipari del palcoscenico si sono chiusi sulla triste morte di Eddie Van Halen. E tra i numerosi omaggi al chitarrista si è unito anche quello di David Lee Roth, con la frase "Che grande e lungo viaggio è stato", unito a una recente foto in bianco e nero dei due amici insieme. Perché il loro rapporto è stato travagliato e litigioso, come meglio si addice alla classica accoppiata chitarrista-cantante, ma trainato dalla passione incondizionata per la musica. 

Tuttavia, quando pensa ai Van Halen del passato, David aggiunge una nota malinconica, come traspare da un suo recente brano acustico intitolato Ain't No Christmas, in cui molti hanno letto un velato riferimento a un rapporto lontano.

Era il 1978 quando i Van Halen si affacciarono sulla scena musicale con il loro primo album omonimo. Un grande successo, che dovette aspettare l'arrivo del 1984 per raggiungere le stesse vette. E accadde, dato che Jump arrivò in vetta alle classifiche USA e il gruppo vinse nel 1992 un Grammy per la migliore interpretazione hard rock con l'album FOR UNLAWFUL CARNAL KNOWLEDGE.

Ma quell'anno, David Lee Roth non faceva già più parte della band. Proprio sull'onda del massimo successo del gruppo, infatti, a partire dal 1985, David provò la carriera da solista, con un EP, CRAZY FROM THE HEATche ottenne un grande successo. E, soprattutto, consacrò la sua nuova strada musicale, a fianco del chitarrista Steve Vai

Il ritorno con i suoi Van Halen avenne solo nel 1996, ma da quel momento niente fu come prima, dato che più volte David sostenne che i Van Halen erano finiti. Ed è proprio lui a sganciare la bomba in cui annullava i loro ultimi concerti a causa della malattia di Eddie. Al frontman toccava dunque il ruolo di portavoce, per consacrare un rapporto difficile, date le due forti personalità egocentriche e brillanti dei musicisti. Difficile, ma vincente. 

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