Dave Grohl ha sempre considerato David Bowie un'inarrivabile icona musicale, con cui ha più volte colaborato, prendendosi anche una rispostaccia via mail. Ma, fortunatamente, era un sottile scherzo del Duca.
Nel 1994 si chiude l'esperienza dei Nirvana con la prematura morte del loro leader, Kurt Cobain. E Dave Grohl, fedelissimo alla batteria dopo Chad Channing, cambia strada.
Dal 1994, Grohl è infatti il frontman dei Foo Fighters, celebre gruppo alternative rock con al seguito nove album in studio. Quello del musicista, la cui canzone Best Of You è stata eseguita anche da Prince, è un talento versatile.
Sin da adolescente, quando suonava nei parchetti con il suo gruppo da lui definito "nerd", il suo idolo musicale indiscusso è sempre stato David Bowie. Un galantuomo, che sapeva illuminare un palcoscenico solo con la sua voce e una sigaretta alla mano. Grohl ricorda ancora oggi in particolare quando con i Nirvana suonò la cover del Duca di The Man who sold the world all'MTV Unplugged.
Seguirono altre collaborazioni, più frizzanti, di persona. Come quella volta, nel 1997, quando i Foo Fighters si esibirono al Madison Square Garden di New York in occasione del 50esimo compleanno di Bowie. Ecco, per Dave Grohl quello fu un momento magico, in cui vide Starman librarsi in tutta la sua fantascientifica magia. Era anche il periodo in cui i Foo Fighters stavano lavorando con lo storico produttore di Bowie, Tony Visconti.
E fu proprio parlando con lui che Grohl chiese se Bowie fosse interessato a collaborare per la colonna sonora di un film a cui stava lavorando. Da lì segue un simpatico aneddoto, che Grohl ha raccontato durante la quarantena nelle sue Dave's True Stories su Instagram.
Una mattina, il cantante vide tra le sue mail una di Bowie, in cui l'artista si dichiarava dispiaciuto, ma non avrebbe collaborato con lui al progetto. Allora Grohl rispose cortesemente, invitandolo a partecipare in occasioni future. E fu allora che il Duca replicò: "Bene, questo lo abbiamo stabilito. Adesso vai a f*****o". E Grohl racconta che in quel momento perse anni di vita, spiazzato dalla risposta del suo idolo. Preoccupato, continuò la conversazione, incalzandolo che si sarebbero rivisti al prossimo compleanno, ma Bowie disse che non ci sarebbero stati più compleanni per lui e neanche Dave avrebbe festeggiato i 50, perché i musicisti morivano prima...
La conversazione si chiuse con piacevole ironia e Bowie dimostrò di stare scherzando per tutto il tempo. Per Grohl fu quindi un immenso sollievo, ma non si sarebbe certo aspettato che quella sarebbe stata l'ultima loro conversazione.
Nel 2016, infatti, si spense l'aura mortale di Bowie e Dave Grohl ricorda quel loro ultimo momento intimo di punzecchiamento con un sorriso triste.