Come COME OUT AND PLAY segnò il declino dei Twisted Sister

twisted sister

Alla pubblicazione del loro album COME OUT AND PLAY i Twisted Sister incontrarono una brusca reazione. E rischiarono di finire nel dimenticatoio.

Può sembrare un giudizio estremo, ma la delusione non fu solo dei fan e della casa discografica, ma anche degli stessi membri del gruppo. Il frontman Dee Snider tempo dopo scrisse nel suo libro Shut Shut Up and Give Me The Mic che:

prima ancora che COME OUT AND PLAY fosse finito, il video girato o il tour mondiale iniziato, tutti i pezzi stavano andando al loro posto per un’implosione della carriera di proporzioni epiche.

Ma nessuno di loro se ne era accorto: sull’onda di STAY HUNGRY, il loro precedente successo, i Twisted Sister si godevano una fama finalmente conquistata dopo una accurata gavetta in tutti i luoghi del rock, club, etichette indipendenti, per finire sui palchi da grandi star. E così Snider, i chitarristi Jay Jay French e Eddie Fingers Odeja, il bassista Mark “The Animal” Mendoza e il batterista A.J. Pero, si cullavano fiduciosi nel loro nuovo progetto, che invece li avrebbe trascinati giù con la forza di un’ancora.

Eppure i segnali c’erano tutti: in primis, il fatto che Bob Ezrin, il primo produttore designato, si tirò indietro dopo aver ascoltato i demo originali; e poi Dieter Dierks, seconda scelta della band, da loro giudicato “colpevole” di non aver esaltato la dinamicità del disco, e di averlo reso troppo piatto. Forse però i Twisted Sister avrebbero dovuto esaminare da vicino le loro canzoni, che mancavano del giusto sound, della veste adatta e di quel quid che avrebbe potuto trasformarle in vere hit.

Pensiamo a Fire Still Burns e Kill or Be Killed, che sembrano eccessivamente cariche, o le ballate insapori I Believe in You e Out in the Streets. Insomma, il disco sembrava avere tutte le carte in regola per portare la band al fallimento, nonostante l’ingaggio di grandi artisti tra cui Clarence Clemons della E Street Band e Alice Cooper (con Be Chrool to Your Scuel).

Perlomeno, il grande successo di STAY HUNGRY garantì la vendita in massa di COME OUT AND PLAY, che divenne disco d’oro per aver venduto più di 500.000 copie. Ma le vendite dei biglietti del tour rivelarono la verità: il disco era stato venduto sì, ma non era piaciuto. E questa fu una enorme perdita per la band, perché l’organizzazione del tour era stata piuttosto dispendiosa. Tra date cancellate e biglietti non venduti, il tour fu un disastro, culminato nel momento in cui il batterista A.J. Pero lasciò la band.

Cosa successe alla band negli anni a seguire? Ve lo abbiamo raccontato in questo articolo.

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