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MUSIC FROM “THE ELDER”: il grande flop commerciale dei Kiss

Il nono album in studio dei Kiss è stato forse il più grande flop della band. Le scarse vendite imposero una retromarcia sul tour di supporto: era la prima volta in tutta la loro carriera che i Kiss erano costretti a rinunciarvi.

Forse la colpa fu della transizione dal batterista Peter Criss a Eric Carr, ufficialmente introdotto nella band a luglio. Ma questo non basta a spiegare perché i Kiss, appena usciti da un tour di enorme successo in Australia e Nuova Zelanda, arrivarono precipitosamente a toccare il fondo con il loro successivo album.

In realtà, se il tour di UNMASKED era andato alla grande, le vendite erano state poco brillanti in patria – tanto che la band aveva escluso date negli Stati Uniti, se non contiamo un concerto al Palladium Theatre di New York. Questo era dovuto al lieve ammorbidimento della band con lo stesso disco, sicuramente dalle tinte più pop rispetto ai precedenti, cosa a cui i fan non reagirono con troppo entusiasmo.

Per ridestare l’interesse nella band, Simmons, Stanley e il manager Bill Aucoin cercarono di andare oltre un semplice “ritorno alle radici hard rock degli anni ‘70” e ingaggiarono il produttore Bob Ezrin per lavorare sull'abum. Ezrin, che aveva collaborato con i Pink Floyd co-producendo THE WALL nel 1979, sembrava l'asso nella manica con cui i Kiss non avrebbero fatto di nuovo cilecca. Il produttore a sua volta ingaggio alcuni membri dell’American Symphony Orchestra e del St. Robert’s Choir per alcune tracce dell’album.

La copertina scelta fu la prima senza immagini del gruppo: sembra che la mano in procinto di toccare la porta non fosse quella di Paul Stanley, ma di un modello ingaggiato per la foto. E la porta? In molti hanno cercato la fortunata per le strade di New York, e per un certo periodo girò voce che fosse quella di una chiesa metodista a Park Avenue. La banale verità è che era stata creata appositamente per lo scatto.

Una particolarità fu la completa segretezza con cui Bob Ezrin decise di lavorare: pretese che nessuno oltre ai Kiss o al manager Aucoin ascoltasse il disco mentre si stava registrando. E ancora, forse non tutti sanno che il chitarrista Ace Frehley era sempre più insofferente per l’abbandonata strada di ritorno verso l’hard rock.

Relativamente positiva fu la reazione della critica, più dura quella dei fan: l’album fu una velocissima cometa sulle classifiche, scomparendo poco dopo l’uscita, nel febbraio del 1982. Per questo il tour preparato venne cancellato, anche se in alcune occasioni i Kiss si esibirono ugualmente. Ezrin si giustificò attribuendo la colpa all’uso di cocaina, e la maggior parte dei membri si disse delusa dal progetto.

Trovate altre curiosità sui Kiss nel secondo numero di «Hard Rock Magazine», sul nostro store online (le copie sono limitate)!

Claudia Marzetti

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