FOXTROT: come i Genesis scrissero la storia del prog

peter gabriel

Era il 1972 quando i Genesis pubblicarono uno dei loro capolavori indiscussi, un disco ricco di riferimenti letterari, biblici e pure fantascientifici. Parliamo di FOXTROT:

Nel 1972, il gruppo formato da Phil Collins, all’epoca nuova entrata, Peter Gabriel, il chitarrista Steve Hackett, Mike Rutherford e Tony Banks, aveva alle spalle NURSERY CRIME: l’album era stato apprezzato soprattutto dal pubblico italiano, che era accorso in gran numero alle prime esibizioni dal vivo del gruppo.

I cofondatori Gabriel, Rutherford e Banks ne avevano viste delle belle: formatisi in seno alla Carterhouse School, stretti (anche troppo) sotto l’ala di Jonathan King, trovarono una vera identità come band al cottage dei genitori di Richard McPhail, insieme a Jonathan Silver, Anthony Phillips e John Mayhew.

Il 1972 fu un anno importante proprio grazie a FOXTROT, che rappresentò il grande passo grazie al quale i Genesis ottennero due dischi d’oro, in Francia e in Regno Unito, e passarono dall’essere una band di nicchia a una realtà impossibile da ignorare nel panorama rock inglese ed europeo.

Il disco si apre con Watcher of the Skies: scritto da Banks e da Rutherford, venne utilizzato in modo fisso come introduzione di ogni concerto dei Genesis, che divenne via via sempre più spettacolare, con le luci abbassate e Peter Gabriel in uno dei suoi famosissimi costumi, mantello e copricapo con ali di pipistrello.

L’originale Get ‘Em Out by Friday, in cui ricorrono linguaggi musicali diversi, era immaginata da Peter Gabriel, che ne scrisse il testo, come un brano sul trasloco forzato degli inquilini dalle loro case.

A questa si affianca Can-Utility and the Coastliners, che racconta di Canuto il Grande, che per dimostrare di non meritare la venerazione divina dei suoi, ordinò al mare di non affondare davanti al suo trono, che ovviamente venne affondato.

Impossibile non menzionare Supper’s Ready, considerata il capolavoro assoluto dei Genesis, un lungo brano ricco di riferimenti al passato biblico, alla mitologia e al futuro – non nuovi nella loro produzione.

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