QUALCOSA DI NUOVO: l’ottimismo di Max Pezzali tra due generazioni

Uscito a ottobre, il nuovo album di Max Pezzali è un viaggio tra passato e presente tratteggiato dall'immancabile ottimismo pop rock che sa di anni Novanta. 

Nel pieno del lockdown che ha messo in ginocchio l'Italia, Max Pezzali, celebre cantautore italiano che ha fatto sognare due generazioni, non si è perso d'animo, portando alla luce il suo ventesimo album. Ne è passato di tempo dal suo esordio nel 1992 con gli 883 e dal loro esplosivo primo album HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO. E ora, a 53 anni e con un figlio di 12, Max ha ancora quello spirito giovanile e l'eterno sorriso che ha accompagnato i suoi più grandi successi. Così Generazione Z, Generazione X, Baby Boomers e Millennials sono solo numeri, quando c'è la musica a creare un flusso emotivo continuo.

Per questo, con il suo nuovo album, Max parla a tutti e rievoca attraverso ballads, pezzi pop e collaborazioni rap quei piccoli momenti quotidiani che profumano di nostalgia e inneggiano alla giovinezza. Più generazioni si uniscono così sotto il segno di un futuro incerto, verso cui però Max conserva un ottimismo trainante.

Il titolo dell'album preannuncia dunque qualcosa di nuovo, fiducioso, luminoso e al tempo stesso intinto in un passato che non dimentica mai di ricordarci i momenti più felici. Ed è stata proprio la title track a rivoluzionare il corso di un disco che si stava spegnendo sotto l'oscurità del lockdown. Finché non è arrivato quel brano di Michele Canova e Jacopo Ettore. 

Così, Max non manca di rievocare i sapori degli anni Novanta, delle serate in cui "non si faceva nulla con un deca", delle bravate da ragazzi, delle notti in discoteca, degli amori non corrisposti. Ma ora è un padre, che condivide con il figlio l'evoluzione delle nuove generazioni. Parla proprio a loro e vi ritrova gli stessi errori e le stesse speranze che avevano caratterizzato la sua gioventù. C'è un unico filo rosso spezzato da un'epidemia dilagante di cui però il cantante parla in maniera velata e laterale, non lasciandone trasparire la pesantezza che incombe sulle vite di tutti. Così i suoi brani riflettono l'immancabile verve trainante e orechiabile, che vanta collaborazioni vincenti.

A partire dal ritorno rap rock di J-Ax (7080902000), che omaggia tutte le generazioni in un eterno ritorno, come una ruota che gira. Come canta la coppia "Il viaggio è lungo e sbagliando si impara, che anche imparando si sbaglia ancora". E questo legame intergenerazionale traspare soprattutto dalla collaborazione con Gionny Scandal in un lento dialogo intitolato Siamo quel che siamo. Tutti siamo accomunati dalle stesse fasi della vita e da quell'emozione che ci resterà e che ci rende così febbrilmente vicini, anche se lontani nel tempo.

Questo è dunque un altro album dalle splendite note in stile Max, un canto di gioia al futuro che verrà. 

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