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Gli AC/DC ispirarono davvero gli omicidi di Ricardo Ramirez?

Quando Ricardo Ramirez iniziò a terrorizzare la California, per gli AC/DC fu l’inizio di un incubo. Il motivo scatenante? Un cappellino lasciato sul luogo del delitto.

Ramirez iniziò giovanissimo a intrufolarsi nelle case della gente, scassinando porte e finestre, per commettere omicidi, furti, stupri, mutilazioni, e ogni genere di violenza impronunciabile. Tutto questo all’insegna del Satanismo: il criminale iniziò a dedicarvisi assiduamente, fino a gridare “Hail Satan” quando fu portato in tribunale. Un incubo per la California degli anni ’80, che presto divenne un inferno anche per gli AC/DC.

Il legame tra questi avvenimenti e la rock band australiana venne alla luce nel marzo del 1985, quando Ramirez portò a termine un altro omicidio a Rosemead. Spesso, come tanti serial killer, l’assassino lasciava dietro di sé delle tracce, dei simboli (spesso satanici). Quella volta, lasciò dietro di sé un cappello con il logo degli AC/DC. Quando un amico d’infanzia di Ramirez dichiarò che l’omicida era da sempre un fan della band, le cose non fecero che peggiorare.

Ramirez venne finalmente catturato, portato in tribunale e condannato per innumerevoli omicidi; la stampa iniziò a riferirsi a lui come “Night Stalker”, soprannome che creò un ulteriore legame con gli AC/DC, per l’assonanza con il brano Night Prowler.

I'm your night prowler, break down your door

I'm your night prowler, crawling across your floor

I'm the night prowler, make a mess of you, yes I will

Night prowler

And I'm telling this to you

There ain't nothing

There ain't nothing

Nothing you can do.

Ascoltare questa canzone e soprattutto leggerne il testo immaginando che Ramirez possa identificarvisi è cosa da brividi, e la stampa cavalcò l’onda del gusto per il macabro e l’orrido della gente. Gli AC/DC furono stigmatizzati come una band che istigava al satanismo; il loro nome venne letto come un anagramma per “Anti-Cristo” e da qui si perse il controllo. Sui giornali si leggevano titoli come “La musica degli AC/DC mi ha fatto uccidere a 16 anni”, o “Serial Killer guidato da Satana e dal Rock”.

Lo stesso Ramirez si rese conto delle esagerazioni della stampa e disse che aveva letto infinite menzogne a suo riguardo e molte poche verità. Gli AC/DC, dal canto loro, erano sempre più disgustati dall’intera storia. Malcolm Young cercò persino di ricordare il vero significato di Night Prowler:

Quella canzone non è intitolata "Night Stalker", ma "Night Prowler" – e parla di quelle cose che si fanno da ragazzi, come intrufolarsi nella camera della propria fidanzata mentre i suoi genitori dormono.

I concerti della band iniziarono ad essere cancellati. Gli AC/DC divennero il bersaglio dei genitori, che temevano il legame con il Satanismo. Anche oggi, dopo tutti questi anni, Night Prowler è ingiustamente e inestricabilmente legata a quei crimini orrendi.

Claudia Marzetti

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