NUMERO UNO, etichetta discografica tra le più importanti della musica italiana, ha celebrato ieri la sua rinascita. Il primo lancio è il nuovo singolo di Iosonouncane.
A 45 anni di distanza, Sony Music Italy ha deciso oggi di raccogliere la straordinaria eredità della NUMERO UNO e la sua storia di avanguardia, innovazione e ricercatezza, con nuove firme e nuove pubblicazioni.L’etichetta, fondata nel 1969 da Mogol, suo padre Mariano Rapetti e Alessandro Colombini, era diventata presto un punto di riferimento per la discografia italiana, con un cast di cui negli anni hanno fatto parte nomi come PFM, Bruno Lauzi, Edoardo Bennato, Ivan Graziani, Eugenio Finardi e, soprattutto, Lucio Battisti, che aveva pubblicato per NUMERO UNO i suoi dischi a partire dal 1972. Durante la presentazione dell'etichetta è intervenuto anche Mogol, che ha raccontato: "La Numero Uno è nata da una mia reazione a una frase che ho ritenuto dura. È partita per un istinto, una reazione che ha portato alla fase più mitica della musica. Ho avuto la fortuna di avere dei collaboratori come Mara Maionchi che era una Ferrari, dedita completamente all'etichetta e con un entusiasmo e competenza che sono stati il nostro motore. La promozione oggi è decisamente cambiata, non solo della spinta che si può avere ma anche nella scelta delle radio. Il ricordo più bello comunque è che noi andavamo alla Numero Uno non per lavorare ma per divertirci e abbiamo avuto fortuna perché il primo disco andò subito in classifica!"Stefano Patara, Executive Director Legacy & Strategic Marketing, racconta così il ruolo di NUMERO UNO nella storia della musica italiana e la grande scommessa di rilanciare la label:Riaprire una label come la Numero Uno significa confrontarsi con un’eredità incredibile, e per molti versi anche irripetibile; però il momento potrebbe essere quello giusto.Ed è proprio alla voce dei protagonisti che hanno creato e vissuto la NUMERO UNO sin dagli esordi, che è affidato il racconto di questo importante capitolo della nostra storia musicale e culturale. Responsabile della promozione di NUMERO UNO è Mara Maionchi, che entusiasta ha detto:
Lo ricordo come uno dei momenti più felici della mia carriera. L’aria che si respirava alla Numero Uno era di grande leggerezza, di gioia, di creatività. Era sempre tutto un gioco, tutto facile, tutto in discesa. È stato un momento incredibile!
Un ulteriore e fondamentale tassello si aggiunge alla narrazione del primo decennio di attività di NUMERO UNO: un’intervista inedita a Lucio Battisti, realizzata nel 1976 da Max Onorari, rimasta fino ad oggi negli archivi e di cui, in occasione del panel della Milano Music Week, vengono resi disponibili due preziosissimi stralci: nel primo, Lucio racconta il proprio pensiero sui media ("Le interviste non le faccio più, soprattuto nei giornali, poiché viene attuata una manipolazione sfacciata e insopportabile, non esiste che sono lì per fare un bel discorso aperto e poi mi ritrovo completamente diverso da quello che sono. È un rapporto completamente sbagliato!"); nel secondo, invece, il lavoro con Mogol, in particolare per la realizzazione di Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera.
Si potrà ascoltare già da oggi, invece, Storie di un minuto. Il podcast della Numero Uno, che racconta – in 15 puntate disponibili su Apple Podcasts, Spotify, Google Podcasts, Castbox, Overcast, Pocket Casts, Podcast Addict, Stitcher. - la storia dell’etichetta, dei suoi artisti e dei loro dischi.