PRESTO: quando i Rush tornarono alla chitarra

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Il tredicesimo album in studio dei Rush segnò un ritorno a quello che secondo Lifeson e Lee era il nucleo emotivo ed energetico del loro sound: la chitarra.

Da quando i Rush avevano iniziato a utilizzare i sintetizzatori con SIGNALS, il chitarrista Lifeson non aveva espresso appieno il suo talento con la chitarra. Il periodo aveva coinvolto le ultime quattro uscite della band, dal 1982 al 1987: SIGNALS, GRACE UNDER PRESSURE, POWER WINDOWS e HOLD YOUR FIRE. Finalmente, la chitarra acquisiva di nuovo un ruolo dominante, mentre si riduceva l’utilizzo dei sintetizzatori.

La band iniziò a lavorare sul disco nell’atmosfera idilliaca della campagna, dove aveva affittato uno studio di registrazione. Chiusi lì cinque giorni su sette, i Rush tornavano a casa solo durante il weekend, dedicando il resto del tempo a comporre nuovo materiale. Lo fecero con un metodo che aveva già funzionato in passato: mentre Lifeson e Lee si occupavano di comporre le musiche, Peart si dedicava ai testi.

Alla fine della giornata potevo entrare in studio e ascoltare quello che avevano fatto. A essere fortunato, potevo mostrare anch’io qualcosa di nuovo.

Nella sua intenzione di ritornare a un sound più naturale, PRESTO fu una vera reazione contro la tecnologia. Lee spiegò che stavano diventando stanchi di lavorare con computer e sintetizzatori, tanto da fare un vero e proprio patto: starne lontani. Ma a dirla tutta, alla fine non riuscirono a resistere e li utilizzarono per un suono più pieno.

Il lavoro di Peart sui testi è altrettanto lontano dai lavori precedenti, che avevano mostrato una coerenza lirica e tematica. PRESTO mostra un approccio meno rigido, permettendo che ogni brano sia un’affermazione a se stante. Ma un filo rosso lega comunque le tracce, e Peart lo definì una “reazione” creata dal non essere semplicemente passati in mezzo alla vita, ma di aver vissuto pienamente ogni cosa.

Non importa se sei stato in giro per il mondo - puoi averlo visto, ma se non l'hai sentito, non ci sei stato.

Alla ricerca di un punto di vista oggettivo sulla loro produzione, i Rush scelsero come co-produttore Rupert Hine, produttore, autore e tastierista inglese. Che, con grande sgomento della band, dopo aver sentito PRESTO si fece una bella risata. Evidentemente, come sottolineò Peart, si trattò di una risata di piacere, perché non solo Hine rimase ad ascoltarlo fino alla fine, ma diventò per i Rush collaboratore, aiutandoli a completare il lavoro in anticipo, precisamente quattro settimane prima del previsto.

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