Quando il rock accolse dalle tenebre Ozzy Osbourne non si aspettava tutte queste follie... Ve ne raccontiamo alcune:
Nella vecchia fattoria...del sadico Ozzy
Il Principe delle Tenebre si è sempre fatto riconoscere, tra realtà e leggenda, per il suo rapporto controverso con gli animali. Tutto è iniziato da adolescente, quando lavorava in un mattatoio, traendone particolare appagamento. Nel 1971, poi, si sposò con Thelma Riley, la sua prima moglie che, per allontanarlo dalle sue ripetute scappatelle, gli diede da curare un allevamento di polli. Tuttavia Ozzy, dopo una potente sbronza, uccise tutti gli animali e diede fuoco alle gabbie. Fu poi la volta del terrificante 1982 e del celebre episodio del pipistrello.
Quella volta, a quanto si racconta, il cantante, vedendosi lanciare un pipistrello sul palco e pensando fosse di gomma, dato che non si muoveva stordito dalle luci, gli staccò la testa a morsi. Un atto famelico, ma anche molto ingenuo, dato che, subito dopo, fu portato con urgenza dalla seconda moglie Sharon Arden all'ospedale per essere vaccinato. Ed era sempre con Sharon quando una sera vide la sua nuova e fiammeggiante Mercedes graffiata da unghie feline. Così, sempre con il celebre fucile, aspettò la schiera di gatti colpevoli per sparare. Insomma, contando anche altri morbosi episodi con i volatili, meglio tenere gli animali lontani da Ozzy.
Ozzy Osbourne, Tony Iommi e... uno squalo
Ma passando dagli animali domestici, o quasi, alle creature d'oceano, torniamo al 1971. Quell'anno Ozzy era in tour con i suoi Black Sabbath, formatosi nel 1968, a Seattle, dove sostava presso l'Hotel Edgewater. Una struttura particolare, perché dotata di palafitte che, dalle stanze, permettavano di pescare nell'oceano. E, non a caso, la follia peschereccia di Ozzy gli regalò uno squaletto che il cantante, che doveva presenziare a un concerto, mise temporaneamente nella vasca da bagno.
Ovviamente dopo poco tempo in acqua dolce, l'animale morì e Ozzy pensò bene di farlo a pezzettini, imbrattando tutta la stanza, per poi fare uno scherzo al batterista Bill Ward. Al suo fianco l'immancabile complicità del chitarrista Tony Iommi. I due si conoscevano sin dal liceo, ma all'epoca non si sopportavano e spesso si prendevano anche a botte. Chi l'avrebbe mai detto che si sarebbero ritrovati insieme sui palchi rock e nelle stanze d'albergo, ad armeggiare con uno squalo.
Ricordi di arresti, prigioni e tatuaggi
Dati i precedenti casi, possiamo intuire come la vena folle di Ozzy non abbia tardato a manifestarsi. A 14 anni Ozzy sconta sei settimane in un carcere minorile dopo aver tentato una rapina. E, in questo frangente, forgia il suo primo tatuaggio, il suo nome marchiato a inchiostro sulle dita delle mani. Un gesto avventato, forse, ma di cui l'artista, oggi ricolmo di tatuaggi, non si pente, dato che le persone lo fermano apposta per strada per toccargli le mani e vedere la sua firma.
Tuttavia Ozzy ha recentemente ha ricordato come la sua esistenza sarebbe stata molto diversa senza i Black Sabbath. Così ringrazia i compagni per averlo tolto da un'adolescenza criminale e portato verso la musica. E, con la solita ironia, prova a pensare che fine avrebbe fatto in carcere un capellone metallaro. Al tempo stesso, però, Ozzy ricade dietro le sbarre nel 1982, dopo aver urinato su un'opera pubblica: il monumento ai caduti di Fort Alamo , simbolo della città texana di Sant'Antonio.
Abusi di alcolici e stupefacenti aiutati da una genetica...mutante
Come da perfetto dizionario rockettaro, Ozzy ha ingerito di tutto, ma veramente di tutto, nella sua vita. Tanto che la moglie Sharon ha ricordato come aiutò il marito in un periodo particolarmente eccessivo e delirante, nascondendogli pillole e alcolici. Scoprì, facendo retate notturne in casa di Ozzy, che il cantante nascondeva l'alcool nel forno, che non usava mai, e le pillole nei calzini. Così prelevava quotidianamente tutto quello che trovava, fino a sbattere in faccia a Ozzy un vassoio ricolmo delle sue provviste segrete.
Al pari di molti altri artisti, come l'amico Lemmy Kilmister, Ozzy per quarant'anni si è quindi dato all'abbandono indiscriminato a qualunque invito ozioso. Ma come ha fatto a uscirne inerme a 72 anni? Ce lo spiega la scienza, o meglio un genetista di Cambridge, Nathaniel Pearson che nel 2010 ha mappato il DNA della rock star. Questo ha trovato nel corredo di Ozzy il gene ADH4, in grado di metabolizzare l'alcool più velocemente di qualsiasi altra persona. Lo studio ha inoltre dimostrato come Osbourne sia 6.14 volte più incline del normale a cadere nella dipendenza da alcool. Tutto spiegato, quindi...