The Beatles: 10 curiosità sul WHITE ALBUM

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Una copertina completamente bianca, nessuna grafica, solo il titolo: il nono album dei Beatles era in netto contrasto con i precedenti. Ecco dieci curiosità sul WHITE ALBUM.

L'India

La maggior parte dei brani dell’album venne composta in India, dove i Beatles seguirono un corso di meditazione trascendentale a Rishikesh. Il corso si rivelò il modo migliore per fuggire al mondo intero. Ma spesso Lennon e McCartney si intrufolavano nelle rispettive stanze per condividere i nuovi brani. Lì, lontani dagli strumenti occidentali, molte canzoni nacquero solo con la chitarra acustica, e diverse rimasero acustiche anche nell’album.

La droga

Nessuna droga venne usata durante la composizione del WHITE ALBUM, tranne la marijuana: niente più LSD, il quinto membro della band durante la messa a punto di SGT. PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB BAND

La fuga dall'India

Non tutti e quattro se la passavano bene in India e nessuno rimase fino alla fine del corso: il primo a levare le tende fu Ringo Starr, perché non ne poteva più del cibo; venne seguito da McCartney, mentre Harrison e Lennon rimasero più a lungo. John Lennon fu estremamente irritato da voci riguardo al comportamento inappropriato del loro guru nei confronti delle donne che avevano accompagnato la band in India (ma queste voci furono smentite). 

Not Guilty

I Beatles realizzarono ben 102 registrazioni di Not Guilty, brano di George Harrison, ma la canzone venne scartata dall’album e ripubblicata solo nel 1979, nell’album omonimo del chitarrista.

Doppio album

Il produttore George Martin era contro l’idea di creare un doppio album, e aveva suggerito a più riprese di ridurre il numero di brani nel disco, ma la band si era rifiutata. George Harrison e Ringo Starr raccontarono di essere stati favorevoli alla produzione di un doppio album, o di due album separati. Ma anche per ragioni di ego, nessuno voleva finire sul Lato B.

La tensione

Il WHITE ALBUM venne realizzato a un passo dalla rottura definitiva del gruppo, e la tensione si avvertiva già durante la sua produzione. John Lennon disse che “la rottura dei Beatles si poteva percepire da quell’album”.

Le donne

La presenza di Yōko Ono alle registrazioni dell’album divenne una costante sgradita per la band, a eccezione ovviamente di Lennon. I Beatles avevano lavorato spesso in solitudine, senza permettere a mogli o fidanzate di partecipare a quei momenti di registrazione. Da quel momento in poi, però, Yoko non fu l’unica presente alle sessioni: si aggiunsero anche Francie Schwartz, la ragazza di McCartney, Pattie Harrison e Maureen Cox, moglie di Ringo.

Progetti privati

Le tensioni tra i membri si acuirono anche a livello artistico: se McCartney sottolineava il tono blando dei brani di Lennon, quest’ultimo a sua volta lo accusava di essere deliberatamente provocatorio con le sue creazioni, oltre che poco melodico.

In questo periodo, i Beatles portarono avanti anche i propri progetti privati, frammentando ulteriormente la band. Da ricordare la copertina di TWO VIRGINS, l’album sperimentale di Lennon con Ono, in cui entrambi erano completamente nudi. La band giudicò non necessaria quella scelta di copertina.

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Ringo Starr

Ringo Starr, irritato dalle costanti critiche di Paul McCartney e dal ruolo sempre più periferico che aveva nella band, lasciò improvvisamente lo studio il 22 agosto. Per farlo tornare, gli altri membri riempirono di fiori la sua batteria.

I numeri di serie

Ogni copia del WHITE ALBUM aveva stampato un unico numero di serie. Fu un’idea dell’artista Richard Hamilton, “per creare l’ironica situazione di un’edizione numerata di qualcosa come cinque milioni di copie”.

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