Intervista a Folcast (Sanremo Giovani): “Scopriti mi ha permesso di mettermi alla prova”

Folcast, cantautore romano in gara tra le Nuove Proposte di Sanremo, ci parla del suo brano Scopriti in questa intervista

Dopo aver superato la finale di Sanremo Giovani, trasmessa su Rai1 in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo, Folcast è pronto per presentarci il suo brano, Scopriti. Prodotto da Tommaso Colliva e scritto dallo stesso cantautore, che ha composto il brano con Tommaso Colliva e Raffaele Scogna, Scopriti è un brano che cerca di affrontare e sconfiggere quella solitudine che delle volte ci autoimponiamo. L’arrangiamento degli archi è a cura di Rodrigo D’Erasmo.

Quando hai capito che Scopriti sarebbe stato il brano perfetto per Sanremo? E perché?
Io e Tommaso Colliva di brani ne abbiamo prodotti diversi, ma non c’è stato un momento fatidico in cui abbiamo capito che Scopriti sarebbe stata quella giusta, ci sembrava solo la canzone che rimaneva un po’ più in testa rispetto alle altre per struttura e ritornello. È un brano che ci piace per com’è venuto e ci sembra che la scelta sia stata giusta andando avanti…

E come è nata?
A casa. Quella mattina avevo l’intenzione di scrivere un pezzo al pianoforte, mi ricordo che il tempo non era bello quindi da scoprirsi c’era forse poco, però volevo proprio dire a me stesso che dolevo uscire fuori e mostrarmi per quello che sono. Non è un consiglio che voglio dare, ma questo brano a me personalmente è servito affinché mi esprimessi più liberamente. Quindi è nata prima la melodia e poi l’ho strutturato con le strofe. Poi con Tommy in studio abbiamo tirato giù un bridge che a mio parere è la parte che ha chiarito ancora di più l’essenza del brano, è uno dei pezzi che mi piace di più di Scopriti. Sono estremamente contento di come è uscita perché mi ha permesso di mettermi alla prova.

Un aneddoto di AmaSanremo che ti porterai dietro?
Mi piace sempre ricordare quello riguardante Riccardo Rossi: poco prima di iniziare, già dalla prima puntata, lui tramite il cellulare ha riprodotto September degli Earth Wind and Fire dal microfonino per distendere un po’ gli animi visto che la tensione era tanta. Poi i tecnici RAI l’hanno seguito e hanno riprodotto la canzone sull’impianto e quindi da lì abbiamo iniziato a ballare e rilassarci. Da quel momento è diventata una tradizione, ogni volta prima delle semifinali Riccardo metteva su una delle sue chicche Funk.

Cosa rappresenta per te il Festival?
Sanremo è una responsabilità e un privilegio. A maggior ragione in questo periodo in cui chi vive di questo a livello artistico non può far nulla. Quindi quest’anno il Festival rappresenterà anche tutta una categoria.

Chi temi di più tra i tuoi sfidanti/compagni?
C’è un assoluto rispetto per tutti e quindi direi che li temo tutti più in senso “sportivo”. Siamo tutti papabili secondo me, poi c’è magari qualcuno con cui mi trovo meglio a livello artistico perché siamo più vicini come mondi musicali: Davide Shorty, Greta Zuccoli, Wrongonyou… Siamo proprio un bel cast, come è bello quello dei Big! Sarà una bellissima gara…

A proposito di Big, c’è qualche artista che ti ha fatto particolarmente ritrovare in quella lista?
Assolutamente sì: Ghemon, Willie Peyote, Fulminacci, la formazione con cui si è presentato Toffolo, con questa band che io effettivamente non conoscevo. Poi ci sono tanti altri Big molto interessanti: Random per esempio è un ragazzo che studia con Marta Gervi, la mia stessa insegnante di canto quindi ritrovarsi lì è stato molto figo. Noi giovani in alcuni casi siamo più grandi dei Big che ci sono quest’anno in gara!


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