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Metallica: chi sono gli idoli musicali di Lars Ulrich?

Lars Ulrich occupa il posto alla batteria con i Metallica sin dal 1981. Ma quali sono gli eroi stilistici e personali del batterista? Scopriamolo insieme.

Lo stile del musicista danese Lars Ulrich si fonda su un approccio istintivo e primordiale alla batteria. Accanto ai Metallica, Ulrich ha accelerato i ritmi dell’heavy metal. All’inizio, a quanto si dice, i compagni faticavano a stargli dietro, talmente il batterista massacrava il suo strumento con voracità mordente. Tanto che una volta, nel 1987, l’iconico frontman James Hetfield arrivò ad affermare che Lars impiegava più di un’ora per accordare il rullante e alla fine, spazientito, finiva per riversarvi sopra la propria rabbia.

Insomma, l’immagine di Ulrich è tanto controversa quanto quella della band a cui appartiene, amata e odiata al tempo stesso.

Ma è proprio per questo che è così affascinante. E pensare che durante l’adolescenza era una promessa del tennis, ma presto si accorse che la sua anima rock lo spingeva altrove. E anche che non era abbastanza rodato per concorrere su scala internazionale. Per questo fece circolare un foglietto con scritto "Batterista cerca altri fan dell'heavy metal per formare una band". Nonostante tale iniziativa gli valse il proficuo incontro con Hetfield, forse avrebbe dovuto specificare meglio i suoi poliedrici ed eclettici gusti musicali. 

Quali sono i suoi idoli?

Partiamo dall'idolatria per i Diamond Head, ma c'è anche l'ammirazione per gli Angel Witch, i Tigers of Pan Tang e poi le pietre miliari del settore, dai Thin Lizzy, agli Iron Maiden fino agli iconici Grateful Dead. In particolare di questi ultimi Lars apprezza l'incontrastata libertà, la fame di evasione e il coraggio di superare le barriere e i preconcetti del mainstream. Così come i Grateful Dead, anche Ulrich, cresciuto in una famiglia hippy molto aperta, non vuole sentire regole e limitazioni. E lo dimostra con quella venalità elettrica con cui libera tutto il suo spirito heavy sui piatti della batteria.

Per lui, quindi, non sono solo i gruppi della New Wave Of British Metal a dettare legge, ma anche una più stimolante apertura mentale artistica e culturale, al di fuori del semplice hard rock. 

E tutto è iniziato con uno scambio di cassette di musica underground, attraverso cui l'europeo Lars guardava la potenza dell'heavy divampare oltreoceano. Così, tra i suoi idoli si annoverano anche il chitarrista dei KISS, Ace Frehley, il frontman dei Deep Purple, Ritchie Blackmore e, perché no, anche un tennista di fama internazionale come Guillermo Villas. Non manchiamo poi di aggiungere la cinematografia, da Lars identificata come la sua più grande ispirazione. Insomma, di materiale ce n'è per una personalità iperattiva, indomabile e vulcanica come quella di Lars. 

Francesca Brioschi

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Francesca Brioschi

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