Joan Jett: la musa ispiratrice delle Riot Grrrls

joan jett

Il 22 settembre 1958 nasce Joan Jett, regina androgina della chitarra, che ha cavalcato gli anni Settanta con le Runaways, diventando musa dei gruppi femministi anni Novanta. 

Lei è Joan Jett e non ha bisogno di presentazioni. Il suo taglio di capelli mascolino, il look total black, la matita calcata sotto gli occhi e quella voce graffiante la contraddistinguono come un'icona degli anni Settanta. Anche se, i brani che l'hanno resa più celebre al mondo, Bad ReputationI love Rock 'n Roll (cover di cui vi abbiamo parlato qua), risalgono al biennio 1980-1981, dopo lo scioglimento nel 1979 del suo storico gruppo, le Runaways. Dietro il celebre nome si nascondeva un gruppo di ragazze minorenni, lanciate in un mondo prettamente maschile. 

La loro voglia di far musica si scontrava con i rigidi dettami delle case discografiche, i cui produttori approfittavano della loro ingenuità anche in maniera sessualmente esplicita. Tuttavia la loro impronta era destinata a lasciare una traccia indelebile nel panorama rock. E lo dimostra la brillante carriera successiva di Joan, nonostante la chitarrista Lita Ford abbia detto che la collega si sia allontanata dal rock per avvicinarsi a note più pop. 

Ma Joan non ha mai perso la sua anima da rocker e il suo spirito guida si è incarnato nel Riot Grrrl Movement. Si tratta di un movimento musicale femminile degli anni Novanta, permeato dall'aura punk-rock e votato all'attivismo. Tra i gruppi più celebri ricordiamo le Bikini Kill (con una Tobi Vail alla batteria di cobaniana memoria), le Sleater-Kinney, le Bratmobile, le Babes in Toyalnd e The Gits. Sono solo alcuni nomi di band punk tutte al femminile, che ammaliavano in maniera controversa e arrabbiata la Generazione X. Per prime misero nei loro testi temi "scomodi" come lo stupro, l'aborto, la violenza domestica, l'omosessualità e anche le mestruazioni! 

Sapevano come farsi sentire e per questo suscitavano l'irritazione degli uomini di potere del settore. C'era bisogno di una componente pink ma punk, che trovava ispirazione nella pionera di quel genere musicale: Joan Jett. E lei si è sempre dimostrata fervida sostenitrice delle sue colleghe, valorizzando il pieno sostegno tra donne nel mondo del rock. Così com'era stato agli esordi con le Runaways, che non voleva fossero solo bei corpi da guardare, ma una presenza valida e rispettata in una realtà difficile e fallocentrica

Così l'eredità di Joan si traduce nelle parole delle sue seguaci, musiciste rivoluzionarie che vogliono solamente gridare chi sono sul palco. Per questo Joan è una donna fuori dagli schemi, che ha sempre scandito meritocrazia e rispetto come principi guida della sua carriera e non si è mai fatta calpestare da nessuno.

E quando qualcuno le chiede: "Ma quando suoni ti senti più uomo o più donna?", Joan non risponde certo come una signorina. E fa bene. 

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