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Ozzy Osbourne e la rivincita di ORDINARY MAN

Con ORDINARY MAN, Ozzy Osbourne ha riaperto una porta chiusa per 10 anni: un album capace di riportarci indietro di ben più di una decade.

Quei dieci anni erano stati inaugurati dalla pubblicazione di SCREAM, ed erano proseguiti con una lunga e intensa collaborazione: l’album 13 e The End Tour, risultati dalla reunion di Ozzy con Tony Iommi e Geezer Butler dei Black Sabbath. Dopo il tour d’addio della band, conclusosi a febbraio 2017, Ozzy si era ritirato nel bisogno di tornare a produrre qualcosa di proprio.

Anche ORDINARY MAN però non è stato un lavoro di solitudine: anzi, grandi nomi hanno collaborato con Osbourne, come il bassista dei Guns N’ Roses Duff McKagan e il batterista Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers.

La genuina speranza di Osbourne che questo disco fosse amato e apprezzato dai fan è stata senza dubbio ripagata: l’energia spontanea dell’artista ha ammaliato critici e pubblico. E senz’altro ha stupito: chi poteva aspettarsi dopo tanti anni un disco così ben fatto, una voce in gran forma e soprattutto una coerenza con la sua migliore musica?

In effetti, Ozzy Osbourne si è dimostrato più di una volta capace di reagire alla grande con le spalle al muro: negli anni ’80 prese in mano la sua carriera da solista dopo l’allontanamento dai Black Sabbath, tre anni dopo ha affrontato la morte del chitarrista Randy Rhoads e prodotto BARK AT THE MOON. E ORDINARY MAN è nato dopo un anno di spettacoli cancellati o posticipati, di interventi e diagnosi di Parkinson.

Se dal dolore nascono le opere d’arte, questo disco ne è stata la conferma: 11 brani in cui Osbourne ha esplorato significativamente il proprio talento, tirando fuori una voce gioiosa e autentica. Tra burrasche melodiche e testi scherzosi, non passano in secondo piano né il tributo ai Beatles nella pausa strumentale di Holy For Tonight, né il fulcro dell'album nei cinque minuti di Goodbye. 

Quando ho iniziato a intrattenere, diciamo così, fino a quel momento ero un "ordinary man". La musica mi ha dato tutto.

Claudia Marzetti

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Claudia Marzetti

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