Qual è il singolo più velocemente scritto, prodotto e pubblicato della storia?

john lennon

Forse il titolo vi ha già fatto capire di cosa stiamo parlando. E sicuramente merita un siparietto quel brano scritto e composto da John Lennon nel 1970 in tempi record, così come è stata la sua produzione e la pubblicazione. Ma addentriamoci di più nella storia. 

Sul finire degli anni Settanta la parentesi beatlesiana stava incontrando il suo tramonto. E l'ultimo album dei Fab Four, LET IT BE(1970) già conteneva in sé i dissapori tra musicisti indirizzati verso precise direzioni. Pensiamo ad esempio al quieto George Harrison che, il 30 novembre dello stesso anno pubblicava il suo primo album, ALL THINGS MUST PASS o ancora a John Lennon che tracciava la sua firma sul suo terzo singolo, pubblicato dalla Apple Records, la stessa etichetta dei Beatles, il 6 febbraio 1970

Ma quello di cui vi stiamo per parlare non è un singolo come gli altri, bensì una vera e propria opera fulminea. Lo dimostra il fatto che la canzone venne studiata in 10 giorni e scritta in un'ora. Lo stesso Lennon, scherzando sulla rapidità formativa, ha affermato di aver "rubato" la base compositiva a Some Other Cry di Richard Barrett. Tuttavia il pezzo che vi sveliamo ora non ha bisogno di grandi presentazioni, dato che è stato il primo prodotto di un ex beatle solista a vendere oltre un milione di copie negli USA. Il suo nome? Instant Karma (We All Shine On). 

E non c'è modo migliore che definire la sua genesi istantanea, tanto che Lennon dichiarò, in un'intervista a Playboy del 1980, di essersi ispirato per il termine al caffè istantaeo o caffè solubile. Un figlio del consumismo, reso pervasivo dalla fascinazione pubblicitaria tanto amata da John. Detto questo, il Karma, sintetizzato nella popolare forma del "quel che fai ti ritorna" influenza sia il passato che il futuro, ma agisce sull'immediato. Per questo la sua presenza nell'hic et nunc lo rende un personaggio narrativo essenziale in una canzone, soprattutto se pensiamo al messaggio che lo accompagna. 

Sembra infatti che l'idea sia nata da un'inusuale conversazione tra John, Yoko e l'ex marito di lei, Tony Cox. Il tema era proprio il karma e l'ingiustizia secondo cui la maggior parte delle brutte azioni rimane impunita. La cosa migliore da fare, come ha sottolineato Yoko, è quella di mantenere sempre un karma pulito, in modo da conservare un proprio equilibrio. Ma il messaggio di fondo è amaro, anche se tutti ricordano la composizione del pezzo come un momento di grande felicità. 

E quell'attimo creativo si consumò in un lampo dato che, il 27 gennaio 1970 John compose e registrò agli Abbey Road Studios di Londra la canzone che sarebbe uscita 10 giorni dopo, con la produzione di Phil Spector, lo stesso uomo che lavorò sul debutto di Harrison e su LET IT BE. E Lennon consacrò il suo progetto con una frase motivazionale ottimista: "Ho scritto la canzone per colazione, l'ho registrata a pranzo e la pubblichiamo per cena". Insomma, una direzione già molto ambiziosa, che però non si discostò molto dalla realtà. 

Così la sera della registrazione furono chiamati Billy Preston al piano elettrico, Klaus Voorman al basso e Alan White alla batteria, con i cori di Yoko Ono, che registrò anche il lato B del singolo, Who Has Seen The Wind. Quando poi questo venne pubblicato, accanto al pezzo di Lennon comparve la scritta "Play Loud", mentre su quello di Yoko "Play Quiet". E sin dal primo ascolto ne avvertiamo l'energia incorniciata su una brillante interpretazione, che entrò di diritto, insieme a Imagine Give Me A Chance nella Rock 'N Roll Hall Of Fame

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