Perché Dave Grohl rifiutò di seguire Tom Petty negli Heartbreakers?

Il 1994 sancisce un anno di passaggio per Dave Grohl, da indomabile batterista dei Nirvana a futuro leader dei Foo Fighters. Prima però qualcuno bussa alla sua porta, l'idolo di una vita, Tom Petty, con una proposta da non poter rifiutare. O forse sì?

Quel fatale 5 aprile 1994 un sipario funebre calò sulla storia della musica. Soprattutto sull'aura grunge, l'inedito genere musicale firmato Nirvana che, all'inizio degli anni Novanta, aveva cambiato le regole in gioco, guidando un nuovo, roboante stile dalla madrepatria Seattle. Così Krist Novoselic e Dave Grohl piangevano la morte del loro amato frontman, con l'incertezza emotiva di quel peculiare momento, in cui non sapevano come sarebbero andate le loro vite. 

Per Grohl l'impatto fraterno e amicale fu particolarmente duro. Così per mesi non trovò la forza di rimettere mano su uno strumento musicale. Nonostante avesse imparato a suonare la chitarra a 12 anni, la sua fedele compagna negli Scream e poi nei Nirvana era stata la batteria. Così ci fu un'unica persona in grado di riportarlo dietro i rullanti: Tom Petty. Il leggendario cantante e chtarrista, fondatore dei Tom Petty And The Heartbreakers nel 1976, era l'idolo di Dave. 

Certo, la band di Petty era già rodata e tra lui e Grohl si stagliavano 19 anni di differenza d'età ed esperienza. Ma il giovane batterista sapeva già il fatto suo e, quando venne invitato da Petty per la quinta esibizione del gruppo al Saturday Night Livefurono faville. Era il 14 novembre 1994 e Dave si esibì brillantemente su iconiche tracce come Honeybee Runnin' Down A DreamPer la prima volta da mesi, aveva ritrovato la voglia e l'entusiasmo di suonare

L'esibizione fu talmente pirotecnica da portare Petty a offrire a Grohl un posto nella band. La decisione fu ardua e risultato di un dialogo a cuore aperto tra i due musicisti, ma alla fine la risposta di Grohl fu negativa. Vi chiederete come mai Dave rifiutò una proposta così invitante, da parte di un gruppo storico, che nel 2002 sarebbe entrato nella Rock And Roll Hall Fame. Non solo, ma a inizio anni Ottanta, Petty era anche stato il fondatore dei Travelling Wilburys, supergruppo con tanto di George Harrison, Bob Dylan e Roy Orbison

Ma la risposta di Grohl, ricordata ironicamente di recente, il 12 febbraio 2021 al The Howard Stern Show, è molto semplice. All'epoca, infatti, Dave stava già mettendo le basi per la creazione dei Foo Fighters. Già durante la sua militanza nei Nirvana, infatti, il musicista si era dato alla composizione di diversi brani, registrando molte cassette poi racchiuse nella sua demo del 1992 POCKETWATCH, in cui si firma come Late! Il suo scopo era dunque esercitare la sua passione in un anominato liberatorio, tanto che, quando la demo diventò un album, nel 1994, il nome in copertina era FOO FIGHTERS

Non a caso l'espressione si rifà agli oggetti volanti non identificati che si stagliavano sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Identità anonime, dunque, che al tempo stesso permettevano di connotarle in qualunque modo. Così come Dave, che si riscoprì cantante e chitarrista del suo nuovo gruppo. E anche in questo dimora il suo rifiuto a Tom Petty. Grohl infatti non poteva immaginare di tornare su un palco come batterista senza Kurt ad accompagnarlo. 

Così il confronto con Petty, scomparso nel 2017, si concluse in amicizia, con la piena comprensione del cantante. Il 19 febbraio 1995 i Foo Fighters debuttarono con il primo concerto e il 4 marzo si esibirono nella loro Seattle, con Novoselic tra i presenti ad applaudirli. Nonostante il bassista non fosse parte del nuovo progetto di Grohl, quest'ultimo fece della sua esperienza con i Nirvana nuovo materiale creativo, originale e inedito. Il suo ruolo di frontman carismatico, ma al tempo stesso ironico e molto umile, lo rende uno dei musicisti più amati di oggi e porta alla sua band 11 Grammy Awards e un'immenso apprezzamento collettivo. 

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