8 riff di basso che hanno reso iconiche queste canzoni

Tutti ricordiamo canzoni rese indimenticabili dagli assoli di chitarra, ma altrettanto celebri brani accolgono il basso come pirotecnico protagonista. Eccone 8 dal lascito storico. 

Come Together (1969), The Beatles

L'intro al basso di Paul McCartney in Come Together è uno dei più celebri del rock. Tuttavia, il brano di apertura di ABBEY ROAD creò non poche divergenze tra Macca e John Lennon, co-autore e cantante del brano. Inizialmente Paul stava lavorando a una sua versione del pezzo, con uno spazio più esteso legato al basso e alla tastiere, ma Lennon voleva il collega fuori dalla composizione e la registrazione della canzone sancì la prima volta in cui Paul abbandonò lo studio

Roundabout (1971), Yes 

Se il delicato tocco alla chitarra di Steve Howe scrive le prime note di Roundaboutpoi irrompe tutta la potenza al basso di Chris Squire. E l'anima caleidoscopica di FRAGILE, quarto album degli Yes, si catalizza su sonorità polimorfe. Così ogni momento della sua traccia di apertura si libera a variazioni di ogni sorta, improvvise e catarchiche. Quindi Jon Anderson cerca di tenere la voce al livello del tocco energico di Squire, mentre Howe si inserisce alla chitarra e l'organo Hammond di Rick Wakeman ci ipnotizza sullo sfondo.

Money (1973), Pink Floyd 

A caratterizzare un altro leggendario album, THE DARK SIDE OF THE MOON, è lo scampanellio delle monete di MoneyE il memorabile brano dei Pink Floyd vive della composizione di Roger Waters, che rende il basso indiscusso protagonista. Così, con una metrica particolarmente difficile e inedita per la band, Waters costruisce un brano che accoglie un famelico successo, accanto alla chitarra di David Gilmour e un sinuoso assolo al sassofono.

Another One Bites The Dust (1980), Queen 

Nel 1980 Michael Jackson convinse i Queen a pubblicare Another One Bites The Dust anche come singolo, sicuro delle potenzialità commerciali del brano. Questo infatti ospita un motto trainante e un sound ipnotico dalle trame funk, proiettato lungo l'egemonia del basso di John Deacon. E il talentuoso bassista non si limitò a suonare il suo fedele strumento, ma come una piovra si proiettò anche sul pianoforte e la chitarra elettrica. Il giusto compenso per celebrare un brano da lui scritto e composto, simbolo eterno dei Queen. 

The Chicken (1981), Jaco Pastorius

La camaleontica base strumentale dalle tinte funk e jazz fu composta dal sassofonista Pee Wee Ellis per James Brown nel 1969. Tuttavia a portarla alla sua massima espressione, valorizzando le linee di basso, è l'eterno Jaco Pastorius. Così il bassista si fa portavoce nel brano nel 1981, per il live album in onore dei suoi 30 anni: THE BIRTHDAY CONCERT. Successivamente il brano verrà pubblicato postumo nel 1995, ma è un cimelio della vigorosa esperienza artistica di Pastorius, gioiello di nicchia da celebrare

For Whom The Bell Tolls (1984), Metallica

Dalle monete dei Pink Floyd alle campane dei Metallica, il sottotesto letterario è sempre distintivo. Così la band heavy metal, vincitrice di un Grammy Award per questa interpretazione, omaggia Ernest Hemingway e la sua opera di culto: Per chi suona la campana (1940)Ma in For Whom The Bell Tollsciò che ci cattura è l'intro di basso di Cliff Burton, che intreccia un binomio a pedali tra il wah wah e l'overdrive, per addensare un suono che divampa in tutta la sua potenza comunicativa.

Screw (1985), The Cure

Forse più di nicchia delle sue colleghe è Screwche cavalca l'onda new wave di metà anni Ottanta, crogiolandosi tra le linee di basso di Simon Gallup. E il tocco del bassista britannico, pervasivo lungo tutta la durata del brano si distingue per la densa vocazione dark, come quella che accompagna A ForestUno dei vincenti approcci allo strumento, dettato da un uso predominante del plettro in una sinfonia post punk dalle caratteristiche immediatamente riconoscibili

Around The World (1999), Red Hot Chili Peppers

I Red Hot Chili Peppers sono la band che forse più di tutte offre una costellazione di brani immortalati dal basso. E dietro lo strumento c'è il mirabile Flea che, da Higher Ground a Can't Stop scrive alcuni dei riff al basso più indimenticabili dell'alternative funk rock contemporaneo. Così, destreggiandoci tra diversi brani esemplari, citiamo Around The World, di un'energia distruttiva e ricreatrice, così come l'album da cui è tratta, CALIFORNICATION

Francesca Brioschi

Share
Published by
Francesca Brioschi

Recent Posts

La volta in cui The Edge degli U2 ha tirato un pugno a Bono sul palco

Il primo tour americano degli U2, iniziato al The Ritz club di New York nell’inverno…

11 ore ago

3 chitarre per gli Yardbirds

Hanno avuto Eric Clapton. Hanno avuto Jeff Beck. Hanno avuto Jimmy Page. Alla fine degli anni…

20 ore ago

L’intervista agli OLD ROCK CITY ORCHESTRA

Gli Old Rock City Orchestra sono una band di Orvieto che, dopo aver sperimentato diverse…

2 giorni ago

Come gli SKIANTOS misero a ferro e fuoco il rock italiano

Gli SKIANTOS: vitali e furibondi, e Bologna produsse la band più “fuori” del rock italiano.…

3 giorni ago

KORPIKLAANI: Headliner della prima giornata Metal For Emergency 2024 

I KORPIKLAANI, Headliner della prima giornata Metal For Emergency 2024, pubblicheranno il nuovo album sabato 3…

3 giorni ago

Il nuovo tour di DUFF McKAGAN in Europa

Il bassista dei Guns N' Roses, DUFF McKAGAN, ha annunciato un tour in Europa per…

4 giorni ago

This website uses cookies.