La moglie segreta di John Lennon: le fan non dovevano sapere

La Beatlemania diventa ben presto una vera e propria fascinazione morbosa per i Fab Four. Ogni ragazza ne vorrebbe uno come marito, mentre i genitori storcono il naso e la prima moglie di Lennon si trova costretta a tenere nascosto un matrimonio...e anche un figlio. 

Lei si chiama Cynthia Powell e forse la storiografia dei Beatles non le ha mai dato il giusto spazio. Cynthia, chiamata affettuosamente Cyn, è stata la prima guida di John Lennon, l'amore di un'adolescenza tardiva, il primo passo verso la costruzione di una famiglia. La loro storia si è cementata e poi dissolta in un turbine di emozioni discordanti e in un'epoca in cui Lennon era all'apice della sua crescita artistica. Tutto iniziò nel 1957, quando Cynthia e John frequentavano lo stesso liceo artistico di Liverpool. Lei era una posh girl, figlia della borghesia, mentre John aveva vissuto un'infanzia difficile, con una gravissima perdita sul cuore: la morte della madre Julia

I loro sembravano mondi discordanti, ma si trovarono in un inedito amore giovanile. Cynthia aveva 18 anni e John 17. Ci vollero mesi di sguardi rapiti prima che i due avessero un rapporto sessuale per la prima volta nella camera del bassista dei primi Beatles: Stuart Sutcliffe. E, per tutta la durata della loro relazione, non fecero mai uso di contraccettivi, così che, pochi anni dopo, Cynthia rimase incinta. Allora Lennon pensò subito al matrimonio. La cerimonia si svolse il 23 agosto 1962 con rito civile all'anagrafe di Mount Pleasant, Liverpool. Si dice che Brian Epstein fosse il testimone dello sposo, accompagnato dalla presenza indispensabile di Paul McCartney e George Harrison. Da due mesi esatti, invece, era morto giovanissimo Satcliffe.  

La cerimonia si concluse con un pranzo offerto da Epstein al ristorante Reece di Clayton Square dove, nel 1938, avevano festeggiato il loro pranzo nunziale Alf e Julia Lennon. Ecco dunque che la nuova generazione di sposi Lennon era unita in matrimonio, ma senza poterlo dire a nessuno. Epstein, storico manager della band, credeva fosse meglio lasciar credere alle voraci fan dei Fab Four che tutti i musicisti fossero celibi. Paul, infatti, avrebbe conosciuto Jane Asher nel 1963, Ringo avrebbe sposato la sua Maureen "Mo" Cox nel 1964 e infine George sarebbe convolato a nozze con Pattie Boyd nel 1965. John inaugurava quindi un iconico club delle prime moglie, rintanato in un concordato segreto. 

Così Epstein offì a Cynthia e John di stare nel suo appartamento, al 36esimo di Falkener Street, gratuitamente. Poi la coppia si spostò nella ridente Melnove Avenue, storica casa della zia Mimi sulle colline Mendip, dove John era cresciuto. Cynthia ricorda come fosse difficile la vita da neomamma a fianco di una nascente rockstar. John non c'era mai, perseguiva ipnoticamente il suo sogno e si crogiolava in ogni possibile occasione di crescita personale e musicale. Cynthia, colei che l'aveva rapito nella prima gioventù e a cui scriveva assiduamente durante il periodo di Amburgo, era un'amante e un'amica sempre più offuscata. E la Powell, prima della sua morte nel 2015, non ha mancato di lasciar traccia della sua vita con John in due biografie. 

La prima, A Twist Of Lennon (1978), propone una narrazione più amorevole e blanda del marito, mentre la seconda, John (2010), tratteggia una creatura chiaroscurale, tanto amabile con il figlio Julian nei primi anni di vita, quanto assente e noncurante per il resto della sua esistenza. Così solo dopo la nascita di Julian Lennon, l'8 aprile 1963, venne diffusa sui tabloid la notizia della relazione tra Cynthia e John. E in poco tempo l'agiata ragazza di Blackpool, vestita alla moda e con una bionda capigliatura alla Brigitte Bardot, apparve su tutte le copertine. Ma tanto era crescente l'immaginario estetico della donna, quanto era sempre più fragile la sua connessione spirituale con John. Lo dimostra un episodio in cui il cantautore, pur di non perdere il treno per Bangor, in Galles, dove il guru indiano Maharishi aspettava la band, corse a perdifiato lungo la banchina, lasciando indietro moglie e figlio con i bagagli. 

E si può comprendere come John fosse nel fiore dei suoi vent'anni e cercasse nuovi stimoli artistici per la sua musica. Così si avvicinò all'LDS in maniera sempre più prepotente e, come Patti Smith con Robert Mapplethorpe, Cynthia diede il massimo spazio espressivo al marito. Fino a quel giorno del 1968, quando tornò nella casa coniugale del Surrey dopo una vacanza, trovandovi un'eccentrica artista giapponese Yōko Ono avvolta nel suo accappatoio. Lì finì una parentesi storica, quella del beat, dei completi esistenzialisti e della filosofia di Amburgo per un nuovo tracciato intessuto di pace e di spiritualismo indiano. L'unico a rimanere vicino a Cynthia fu Paul, che dedicò Hey Jude a Julian. Lei, d'altro canto, non ha mai colpevolizzato Yōko, ma quest'ultima, secondo le sue parole, è stata l'unica avversaria a farla sentire "artisticamente" inadeguata. 

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