Il medico legale lo ha confermato: il frontman dei Soundgarden Chris Cornell, si è suicidato nell’albergo in cui alloggiava a Detroit
La dichiarazione è arrivata nelle prime ore del mattino di ieri. Chris è morto nella notte del 17 maggio, a Detroit, subito dopo un concerto in cui si è esibito con 20 pezzi, con l’energia di sempre. Anche per questo, oltre alle buone condizioni di salute del cantante, la sua morte è stata definita “improvvisa e inattesa“.
Le cause del decesso, in un primo momento non accertate, hanno poi ricondotto al suicidio. Chris, si è impiccato nella sua camera d’albergo.
Un destino crudele, che ricorda irrimediabilmente la fine di un altro, grande, mito della musica, Ian Curtis, frontman dei Joy Division, morto nello stesso giorno e per la stessa mano, trentasette anni fa.
Secondo le prime indiscrezioni, il corpo è stato ritrovato da un amico di famiglia, a seguito di una chiamata da parte della moglie di Cornell. Al momento, non sono state rilasciate ulteriori informazioni in merito al decesso del cantante.
Il mondo della musica si è fermato, devastato dalla notizia. I fan si sono espressi in tributi in onore e memoria dell’ex frontman dei Soundgarden e degli Audioslave.
Ci mancherai, Chris.