Eric Clapton e John Lennon: dai Dirty Mac alla Plastic Ono Band

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I due grandi musicisti hanno intrecciato le loro strade alla fine degli anni Sessanta, entrambi in rottura con le storiche band, i Cream e i Beatles, entrambi propensi a sperimentare nuovi percorsi creativi. Da un tendone da circo con i Rolling Stones a una jam improvvisata in aereo, riscopriamo il loro rapporto professionale. 

Il 1969 tracciò una linea di demarcazione per il futuro di due colossi del rock. Da un lato i Cream di Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker davano alle stampe il loro ultimo album in studio, GOODBYE CREAM. Dall'altro i Beatles, prossimi al loro scioglimento, tessevano le fila di ABBEY ROAD. E in questo frangente storico, John Lennon e Yōko Ono avevano dato il via, già dal 1968, alla loro Plastic Ono Band, un gruppo libero da una formazione fissa e aperto a collaborazioni sempre diverse.

Tanto che il 13 settembre 1969, in occasione del Festival di Toronto, Lennon, chiamato come ambasciatore dall'organizzatore John Brower, decise di portare sul palco Clapton con una proposta improvvisata. Lo stesso cantautore era stato avvisato della sua presenza solo un giorno prima del Festival, ma sembra che Slowhand fu chiamato la mattina stessa!

Nonostante il pochissimo preavviso, Clapton non si fece problemi e seguì Lennon sull'aereo per il Canada. Anche perché non era la prima volta che i due condividevano un palco come band improvvisata. Nel 1968, infatti, la coppia di musicisti partecipò al The Rolling Stones Rock 'N Roll Circus, un evento in due date, l'11 e il 12 dicembre, a sfondo musicale-circense.

Ebbene sì, Mick Jagger e compagni decisero di dar vita a una collezione di esibizioni live rock all'interno di un tendone da circo, con tanto di acrobati e funamboli. Sotto la regia di Michael Lindsay Hogg, che dirigerà anche Let It Be - Un giorno con i Beatles (1970), il progetto era pensato originariamente per la televisione, con una messa in onda nel 1968. Quelle esibizioni, però, rimasero archiviate per trent'anni, fino a trovare luce nel 1996 con distribuzione in videocassette. 

Non si sa con precisione perché il concerto non sia stato mandato in onda nel 1968, ma fu una richiesta dei Rolling Stones, probabilmente perché non contenti della loro esibizione, soprattutto accanto a quella pirotecnica degli Who. Questi ultimi parteciparono all'evento insieme ai Jethro Tull, Taj Mahal, Marianne Faithfull e ai Dirty Mac, l'insolita band formata per quell'occasione da Clapton, Lennon, Keith Richards al basso e Mitch Mitchell dei Jimi Hendrix Experience alla batteria.

Un gruppo curioso, insomma, che tenne il palco con due esibizioni: Yer Bluestratta dal WHITE ALBUM e Whole Lotta Yoko, sperimentale traccia blues. La prima di queste due troverà luce anche al Festival di Toronto del '69, per il quale Clapton e Lennon non avevano provato in precedenza. I due, infatti, si ridussero alle prove sulla tratta aerea, con grande fascinazione dei presenti, e poco prima del concerto. 

Il concerto si sviluppò su una sequenza di otto canzoni, tra cui la nuovissima Cold Turkey, illuminate dalla padronanza della sei corde di Clapton. Il tutto confluì nel live album di Lennon, LIVE PEACE IN TORONTO, che si guadagnò anche un disco d'oro. E già dal titolo era chiara la direzione che il cantautore avrebbe intrapreso dopo i Beatles, facendosi portavoce di un attivismo politico pacifista e divenendo un simbolo per le nuove generazioni.

Su questa linea professionale, Lennon voleva condurre anche Clapton, quando gli scrisse, dopo il live di Toronto, una lettera di otto pagine per fondare un supergruppo. Si trattava di un progetto più ampio, votato a una ricerca personale e itinerante, con lo scopo di portare la musica nei Paesi in cui le situazioni politiche erano più delicate. Tuttavia Clapton non accettò l'offerta e l'ultima esibizione tra i due rimase scritta su quel palco a Toronto. 

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