Come nacque la E Street Band di Bruce Springsteen?

Dalla formazione originaria del 1972 alla granitica line-up di BORN TO RUN fino alle sue evoluzioni successive, la fedele band a supporto del Boss ha subito solo piccole variazioni, consolidandosi come un punto di riferimento per Springsteen e la sua immensa famiglia musicale. 

Una chitarra è per sempre. Come quella imbracciata da Bruce Springsteen in tenera età e mai abbandonata lungo una florida carriera, che come ultima punta di diamante vanta LETTER TO YOU, pubblicato nell'ottobre 2020. Erano gli anni Cinquanta quando il piccolo Boss vide l'esibizione di Elvis Presley all'Ed Sullivan ShowDa quel momento, l'immagine del Re del Rock si radicò nella sua mente, con un passaggio di eredità destinato a sbocciare negli anni Settanta. Nel 1971, infatti, Springsteen si trasferì dal New Jersey a New York, seguendo le orme del menestrello del folk Bob Dylan alla ricerca di una propria identità musicale. Dopo lo scioglimento degli Steel Mill, in cui militava già accanto al futuro fratello musicale Steven Van Zandt, firmò il suo primo contratto da solista con la Columbia Records per la cifra di 65.000$.  

Bruce-Springsteen-Steven-Van-Zandt

Sul piatto una collaborazione di dieci anni benedetta dal manager della Columbia, già etichetta di Dylan, John Hammond. Lui vedeva in Springsteen una promessa e già sulla carta si preannunciava la nascita di un'icona del rock. Così nel gennaio 1973 uscì GREETINGS FROM ASBURY PARK, N.J., incorniciato da un'incipiente band di supporto che non aveva ancora un nome. Al sassofono l'immancabile Big Man, Clarence Clemons, al basso Gary Tallent, alla batteria Vini Lopez e al pianoforte David Sancious. Questa la formazione embrionale, in cui la presenza di Sancious gioca un ruolo fondamentale nella definizione del gruppo. Fino al 1974, infatti, questo è presentato nei manifesti come Bruce Springsteen and Band, senza un'identità precisa, che non può che ritrovare le sue radici nel nativo New Jersey

Sembra infatti che, dopo mesi a scervellarsi sul possibile nome del gruppo, Springsteen abbia trovato l'ispirazione sul cartello della via in cui abitava Sancious con la famiglia: 1105 E Street, Belmar, New Jersey. Da quel momento la line up ha trovato una sua direzione, lungo l'incalzante ascesa verso BORN TO RUN (1975). Qui cambiano le carte in tavola, dopo il debutto e un secondo album, THE WILD, THE INNOCENT & THE E STREET SHUFFLE, che non avevano raccolto una larga visibilità. Il 1975 è invece l'annata fortunata, sotto il segno della sostituzione alla batteria di Lopez con Max Weinberg e quella di Sancious con l'accoppiata di Danny Federici all'organo e all'armonica e Roy Bittan, The Professor, alle tastiere. Per non contare il ritorno in grande stile alla chitarra di Little Steven o Miami Steve, quel Van Zandt che non può mancare accanto a Bruce.

E l'annuncio pubblicitario con cui Weinberg e Bittan entrano in squadra chiude un capitolo di ricerca disorientante di un ruolo nel rock anni Settanta. Springsteen, a fianco della sua talentuosa band, calca i palchi al ritmo di Born To Runla title track insita di speranza e ambizione che scala la Top 10. Un vero grido generazionale sotto la bandiera di quel Working Class Hero che, con umiltà e sincerità musicale porta con sé i suoi musicisti in un viaggio di speranza e riscatto dal grigiore esistenziale. La E Street band radica quindi la sua potenza comunicativa in performance frenetiche e coinvolgenti, tanto che nel 1980, al Nassau Coliseum newyorkese, la band tiene alto il ritmo per ben 4 ore al soldo di 38 canzoni. Dunque chapeau alla E Street Band e a chi fa del rock la sua famiglia.

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