Sulla figura carismatica di Bono Vox, storico cantante degli irlandesi U2, si è costruita nel tempo una coltre di controversie. Quest'ultima affida al frontman un'immagine chiaroscurale: l'impegno devoluto a una massiccia filantropia si scontra sulla carta con contraddizioni che tracciano l'ipocrisia di un benefattore. Ecco perché possiamo da subito affermare come Bono non sia una delle personalità più amate dal pubblico, anzi. E non parliamo del lascito artistico e musicale degli U2, quanto del singolo, a cui lo scrittore Harry Brown ha dedicato il piccato libro The Frontman. Bono (nel nome del potere). Uno scorcio autobiografico che mette in luce alcune zone lacunose tra i messaggi veicolati dal cantante.
In prima linea, il suo invito a pagare le tasse per aiutare l'Irlanda dopo la crisi economica del 2006, quando in realtà gli U2 hanno spostato il loro domicilio fiscale ad Amsterdam, con una tassazione molto inferiore. Lo stesso vale per i messaggi umanitari a favore dell'Africa, di fronte ai possedimenti miliardari di Vox che, con la sua holding benefica, devolverebbe solo una minuscola percentuale ai destinatari. Insomma, tra scritti apocrifi e verità affermate, ma anche nebulose, si costruisce l'identità di Bono, in relazione alla quale si è espresso l'amico Noel Gallagher recentemente. Quest'ultimo è stato intervistato da Andy Bush e Richie Firth durante il programma Hometime di Absolute Radio.
Un'occasione per dichiarare apertamente qual è il motivo di un'antipatia diffusa nei confronti di Vox, così riportato:
Mi sento un po' frustrato quando le persone dicono: 'Non mi piacciono gli U2'. E io dico: ‘No, ciò che stai dicendo è che non ti piace Bono. Non intendi dire che non ti piace nemmeno una singola nota delle loro canzoni. È una sciocchezza, non ha senso.'
Racconterò a voi quello che ho detto anche a lui [Bono]: a nessuno piace un benefattore o chi si comporta bene, a nessuno. Ecco perché io piaccio alla gente, sono uno che fa cose brutte.
Ma l'intervista, focalizzata sulla promozione del Greatest Hits BACK THE WAY WE CAME: VOL 1 (2011-2021), uscito l'11 giugno, ha anche fornito il pretesto per lanciare una frecciatina al fratello, ricordando un incontro con Keith Richards in cui Noel gli avrebbe chiesto chi fosse più stronzo tra Liam e Mick Jagger. D'altro canto, Liam, nel 2018, ha rilasciato un'intervista a «Oasis Notizie» in cui riconosceva Noel e Bono come 'i due più grandi coglioni' della musica. Oltre alle discrasie personali fraterne, il valore finale è sempre quello che separa uomo da artista, attraverso una valutazione che deve premiare e il valore artistico di una band.
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