Gilmour, Frusciante e Pastorius: le storie di 3 eroi Fender

David Gilmour Pink Floyd

Direttamente da «Fender», lo speciale di Sprea Editori uscito ieri in tutte le edicole e sul nostro store online, ecco le storie di tre uomini che hanno cambiato per sempre la storia della musica.

David Gilmour

«Possiamo dargli un ukulele e lo farà suonare come uno Stradivari»: queste sono le parole con cui Bob Ezrin, produttore di THE WALL, descrive David Gilmour. Al di là delle iperboli è indubbia la capacità di Gilmour di suscitare emozioni con ogni singola nota suonata. La sua forza non è il fraseggio complicato o particolarmente virtuoso ma piuttosto la scelta delle note, spesso legate fra loro dal bending. Ben tre dei suoi assolo sono presenti nella classifica di Guitar World dei 100 più belli della storia, quelli di Comfortably Numb, Time e Money.

Esordi

Nato a Cambridge nel 1946 impara a suonare la chitarra insieme al suo amico Syd Barrett, fondatore dei Pink Floyd con Roger Waters. David però non entra subito nella band ma fonda un suo gruppo, i Joker’s Wild. Viene chiamato alla fine del 1967 dal batterista Nick Mason per aiutare la band nei live e sopperire ai black out di Barrett causati dall’LSD e dai suoi problemi psichici.

Pink Floyd

Dopo l’allontanamento di Barrett dalla band, Gilmour diventa l’unico chitarrista del gruppo e inizia a contenderne la leadership a Roger Waters. A SAUCERFUL OF SECRETS (1968) è il suo primo disco da studio con i Pink Floyd e sarà seguito da MORE (1969), UMMAGUMMA (1969), ATOM HEART MOTHER (1970), MEDDLE (1971) e OBSCURED BY CLOUDS (1972) prima di culminare con il loro disco più acclamato dalla critica e dal pubblico.

THE DARK SIDE OF THE MOON

È proprio in questo album che si trovano due dei migliori assolo di Gilmour, quelli di Time e Money, ma tutto il disco è uno showcase delle sue abilità. Nell’album canta, suona la chitarra e scrive alcune delle linee di basso suonate poi da Waters. Dimostra inoltre una padronanza del suono assoluta, infatti l’ingegnere del suono del disco, Alan Parsons, che vincerà un Grammy proprio per quest’album, dichiarerà che il sound della chitarra è essenzialmente quello prodotto dall’amplificatore senza effetti aggiunti in sala di controllo.

Anche il seguente WISH YOU WERE HERE, dedicato all’amico Barrett, vede Gilmour in primo piano, anche in versione acustica nella title track del disco. Nei seguenti album invece la predominanza di Waters sarà più marcata e spingerà Gilmour ad intraprendere una carriera solista parallela pubblicando, nel 1973, un disco omonimo. Un particolare brano non inserito nel suo disco solista per problemi di tempo diventerà la straordinaria Comfortably Numb, gemma dell’album THE WALL.

Comfortably numb

Il brano è una collaborazione tra il chitarrista, che ne compone la musica, Waters che ne scrive i testi e il produttore Ezrin che aggiunge le parti orchestrali. L’assolo nasce nella solita maniera di Gilmour: prima ne incide cinque o sei versioni differenti, poi sceglie le parti migliori di ognuno e salta da frase a frase con i fader del mixer finché il tutto non risulta un insieme omogeneo. Anche l’assolo di Another Brick in The Wall, in cui un solo bending risolve in due o più note, è tipico di Gilmour.

Leader e solista

Dopo la tumultuosa uscita di Waters dai Pink Floyd, con un lunghissimo strascico legale, Gilmour registra con Mason e Wright altri tre album in studio e due live. Oltre all’attività con i Pink Floyd, Gilmour prosegue la sua carriera solista pubblicando nel 1984 ABOUT FACE e nel 2006 ON AN ISLAND inciso sulla sua barca di nome Astoria ormeggiata sul Tamigi e adibita a studio di registrazione.

L’album diventerà n.1 di vendite in Regno Unito e in altri paesi europei, nonché disco di platino in Canada. Nel 2015 David pubblica RATTLE THAT LOCK in cui si occupa di chitarra, tastiera, pianoforte elettrico, voce, organo Hammond, pianoforte, basso e armonica bassa oltre che di scrivere buona parte delle musiche e produrre l’album assieme a Phil Manzanera (già membro dei Roxy Music).

Leader e solista

Molte sono le collaborazioni di David come produttore o come semplice ospite, dagli album del suo amico di sempre Syd Barrett THE MADCAP LAUGHS e BARRETT del 1970 al disco degli Arcadia SO RED THE ROSE del 1983. Gilmour ha anche scoperto e prodotto la cantante Kate Bush, collaborato con Paul McCartney, Supertramp, Bryan Ferry, Roy Harper, The Who e altri ancora.

Reunion

Il 2 luglio 2005 Gilmour, Mason e Wright tornano a esibirsi come Pink Floyd, insieme a Roger Waters, durante il Live 8, la grande manifestazione musicale organizzata dall’amico Bob Geldof, che impersonava Pink nel film di “The Wall” diretto da Alan Parker nel 1982, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla povertà e sui problemi dell’Africa. La band esegue sul palco cinque brani rappresentativi della loro avventura musicale. Purtroppo il 15 settembre 2008 Richard Wright viene a mancare a causa del cancro, mentre Syd Barrett era già scomparso nel 2006, e quindi non sarà mai più possibile vedere i Pink Floyd al completo in nessuna delle due formazioni che ne hanno decretato il successo e la fama.

Immagine tratta dallo speciale “Fender
Immagine tratta dallo speciale “Fender" di Sprea Editori

John Frusciante

È il 1985 quando John Frusciante assiste al concerto che gli cambierà la vita. John ha 15 anni, i suoi genitori hanno divorziato quando lui era bambino e vive ormai da qualche anno in California. È innamorato della musica punk di Los Angeles, adora i Germs, ma si appassiona anche a grandi chitarristi come Jeff Beck, David Gilmour e Frank Zappa. Ma è quando vede suonare sul palco i Red Hot Chilli Peppers che perde completamente la testa.

Frusciante diventa un fan sfegatato della band e adora lo stile del chitarrista, Hillel Slovak. Riesce anche a entrarci in contatto nei mesi successivi, mentre in un’altra occasione si trova a jammare con Flea. Il 25 giugno del 1988, Slovak muore improvvisamente di overdose. Nonostante la perdita immensa, Flea e Atnhony Kiedis decidono di portare avanti la band e di chiamare Frusciante nel gruppo, facendogli prendere il posto del suo eroe.

BLOOD SUGAR SEX MAGIK e la depressione

Con l’ingresso di Chad Smith nella band, i Red Hot Chilli Peppers raggiungono il picco di fama. Dopo MOTHER'S MILK del 1989, primo disco registrato insieme, BLOOD SUGAR SEX MAGIK, prodotto da sua maestà Rick Rubin, è l’album che li fa esplodere a livello mondiale. Il loro sound, tra il punk e il funk, prende una piega più improntata alla melodia. I dialoghi e gli incastri tra la sua chitarra e il basso di Flea diventano la vera arma in più della band.

La ricaduta del successo è insopportabile per Frusciante, che inizia a isolarsi dal gruppo e a sviluppare una dipendenza dall’eroina all’insaputa degli altri. Nel mezzo del tour del 1992, Frusciante molla la band ed entra in una terribile spirale depressiva. Per 4 anni vive preda dell’eroina nello squallore totale, realizzando anche due dischi da solista.

Californication, il secondo addio e il ritorno

Dopo aver toccato il fondo, Frusciante riesce a uscire dalla dipendenza e a riprendere il controllo della sua vita. Nel 1998 viene reintegrato all’interno dei Peppers al posto di Dave Navarro, che nel frattempo lo aveva sostituito. Nel 1999 esce CALIFORNICATION, per molti il capolavoro della band, a cui seguono BY THE WAY e STADIUM ARCADIUM, con Frusciante che ritrova quella serenità che per anni lo aveva abbandonato.

Parallelamente, oltre ai suoi dischi solisti, collabora anche con i Mars Volta di Omar Rodriguez Lopez. Nel 2009, Frusciante si allontana nuovamente dai Red Hot Chili Peppers, questa volta però per concentrarsi maggiormente sulla sua carriera solista, in cui mette da parte la chitarra per concentrarsi sulla sperimentazione elettronica. Dieci anni dopo, rientra per una seconda volta nella formazione, prendendo il posto di Josh Klinghoffer.

Immagine tratta da
Immagine tratta da "Fender", speciale di Sprea Editori

Jaco Pastorius

Considerato uno dei bassisti più importanti della storia, Pastorious è stato l’unico incluso nella Down Beat Jazz Hall of Fame ed è stato riconosciuto come fonte di ispirazione da innumerevoli artisti. Figlio di un batterista e una cantante professionista, Jaco rivela ben presto un talento naturale verso la musica cominciando a suonare la batteria all’età di 13 anni ma, a causa della rottura di un polso, capisce che non potrà più suonare lo strumento.

Ha però l’occasione di provare a suonare il basso. Comincia a studiare il nuovo strumento con la stessa intensità che lo accompagnerà per tutta la vita e nel 1972, a ventun anni, sfrutta l’opportunità di accompagnare Wayne Cochran and the C.C. Riders. È durante questo periodo che impara a leggere e scrivere la musica e comincia a sviluppare molte delle linee musicali che diventeranno il suo marchio di fabbrica.

A partire dall’anno successivo Jaco collabora in studio e dal vivo con artisti del calibro di Pat Metheny, Don Alias e Danny Gotlieb, ma soprattutto incontra Bobby Colomby, batterista dei Blood Sweat & Tears, che produce il suo primo disco. L’album, intitolato semplicemente JACO PASTORIUS e che vede la collaborazione dei fratelli Brecker e di Herbie Hancock, mostra in particolare l’utilizzo massiccio di armonici, naturali e non, per costruire accordi e tessiture armoniche e una tecnica incredibile sul fretless. Jaco infatti suonava con un Jazz bass del ’62 a cui erano stati tolti i tasti. Nel 1975 insieme a Pat Metheny realizza il disco BRIGHT SIZE LIFE, considerato da molti la sua miglior registrazione.

Weather Report

Durante lo stesso anno della pubblicazione del suo primo album Jaco viene arruolato da Joe Zawinul nei Weather Report e contribuisce alla realizzazione di BLACK MARKET. Con il successo ottenuto dal disco successivo, HEAVY WEATHER, considerato uno dei trenta album obbligatori da avere dalla rivista Bass Player, e dal brano Birdland in esso contenuto, il talento di Jaco è sotto gli occhi di tutti e nei live della band il suo assolo diventa il momento più atteso. La sua collaborazione con il gruppo durerà per circa sette anni, durante i quali inciderà sei album, compreso il celeberrimo LIVE 8:30.

Carriera solista

Mentre collaborava con i Weather Report Jaco suonò in diversi album e la sua più importante collaborazione, anche dal punto di vista monetario, fu quella con Joni Mitchell, con la quale incise tre dischi e un live. Il progetto verso cui puntava Jaco era però la big band Word of Mouth, che fece la sua prima apparizione nel dicembre del 1981 e durò per circa quattro anni con diversi avvicendamenti di organico.

Purtroppo il successo del progetto coincise anche con il decadimento personale dell’artista, incapace anche a causa della droga, dell’alcol e di problemi psichiatrici (fu diagnosticato bipolare) di reggere la pressione dell’appellativo con cui era ormai noto nel mondo della musica: il miglior bassista del mondo. A causa delle percosse ricevute dal buttafuori di un locale di Fort Lauderdale, Jaco entrò in coma l’11 settembre 1987 e morì il 21 settembre: aveva solo trentacinque anni.

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Immagine tratta da "Fender", speciale di Sprea Editori

Questo articolo è tratto dallo speciale «Fender» di Sprea Editori: acquista la tua copia in edicola o sul nostro store online!

Speciale Fender 2021
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