Perché Mina si è ritirata dalle scene?

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Un addio simbolico è quello che accompagna la regina della canzone italiana anni Sessanta e Settanta. Da quell'ultimo concerto nel 1978, Mina è sempre stata presente, ma nascosta, nella sua intimità familiare a Lugano, continuando a scrivere successi. Ma qual è il motivo del suo ritiro?

Vi abbiamo già raccontato il concerto di addio di Mina alla Bussoladomani di Marina di Pietrasanta. Era il 23 agosto 1978 e il figlio della cantante, Massimiliano Pani, allora quindicenne, ricorda la febbrile esaltazione del pubblico dinnanzi alla Tigre di Cremona. Un'esperienza vulcanica, cominciata alle 22.30, dopo aver consumato diverse sigarette per la tensione dietro le quinte, e conclusa sulle note di Grande Grande Grandesenza concedere il bis, come lei aveva sempre fatto. Questo era il suo canto del cigno per incorniciare un tour di 11 concerti, originariamente di 15 date, ma interrotto a causa di una broncopolmonite virale. Un primo motivo per cui Mina cercò rifugio nella sua tenuta di Lugano, accanto al marito Ernesto Quaini e alla famiglia, per una lunga degenza. 

Poi la scomparsa dalle scene per 40 anni, impressa in quell'ultimo fotogramma televisivo allo show Milleluci di Raffaella Carrà, nel 1974. L'anno successivo, il rilascio di una canzone ritenuta scandalosa da un punto di vista sessuale, L'importante è finire, il cui titolo è velatamente profetico. Così come il brano Non gioco più. Infine il 1978 e la collezione di dicerie che si sono accavalate negli anni per giustificare la scomparsa repentina di Mina. Alcuni dicevano che la cantante non voleva farsi vedere per il suo aspetto, altri che fosse scappata in Svizzera per evadere il fisco. Maldicenze che non considerano la pressione mediatica a cui era costantemente sottoposta Mina. Una realtà conosciuta, nel bene e nel male, dalle personalità influenti del mondo dello spettacolo, ma che alla cantante cremonese è sempre stata stretta. 

Ma sai a me fa piacere se dicono che la Cinquetti o la Vanoni siano più brave di me. Sono stanca invece della gente che viene ai miei concerti per vedere se strizzo l’occhiolino a Pani (suo ex compagno e padre del figlio Massimiliano) o a qualche altro uomo. Io sono una persona che vuole solo cantare. La vita personale deve rimanere tale.

Non a caso nel 1976 dedicò una canzone, Nudaall'invadenza mediatica e alla fame ingorda dei paparazzi. E così tornano alla memoria le parole di Lucio Battisti, che lasciò la scene quando la sua arte divenne bersaglio di affabulazioni politiche. Fu Mogol a consigliarglielo e Battisti disse: "Non parlerò mai più, perché un artista deve comunicare solo per mezzo del suo lavoro. L'artista non esiste. Esiste la sua arte."

Lo stress mediatico sicuramente ha giocato un ruolo importante nella decisione, unito all'esigenza di consegnare il mito a una narrazione solamente musicale. La Mina di oggi non è quella che calca i palchi della Versilia, ma una dama senza tempo che sa incantare anche senza la contemplazione performativa. Lei, nella sua innata eleganza e con una voce suadente, sarà sempre la regina della scena. 

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