Quando Mina si esibì sul palco per l’ultima volta

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Era l'agosto inoltrato del 1978 quando Mina annunciò, sul palco della Bussoladomani in Versilia, il suo ritiro dalle scene. Lei, la Tigre di Cremona che aveva ammaliato con il suo carisma il pubblico, in realtà mal sopportava i riflettori, nascondendo le sue fragilità. 

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Nel 1955, l'imprenditore Sergio Bernardini inaugurò La Bussolaquello che sarebbe diventato il centro focale della vita mondana negli anni Sessanta. Proprio lì, in Versilia, dipinta anche dal celebre film di Dino RisiIl Sorpasso (1962) come il volto del benessere economico italiano, dalle spiagge affollate ai locali d'elite. E tra le inconfondibili firme italiane che si esibirono sul palco di Bernardini, come Fabrizio De André, Adriano Celentano e Patty Pravo, un posto d'onore lo conquistò Mina, regina indiscussa dell'eleganza performativa. Per lei La Bussola divenne casa in una costellazione di esibizioni tra il 1962 e il 1978. Ma il suo primo fugace incontro avvenne nell'estate del 1958, quando inaugurò quel palco solo perché spinta dagli amici a cantare. In origine il suo nome d'arte era Baby Gate e dalla Cremona dove lavorava come segretaria, aveva raggiunto le stelle. 

Vent'anni più tardi, nel tendone per concerti lì adiacente, Bussoladomani, inaugurato nel 1976, Mina chiuderà il sipario sulla sue apparizioni pubbliche, con un annuncio destabilizzante davanti a un pubblico di 4000 persone e agli schermi della Rai. Ricordiamo così quel 23 agosto 1978, ultima data di un programma di 11 serate, sulle 15 originariamente previste, accanto all'orchestra di Pino Presti. Ogni serata era poi intervallata dalla presenza di siparietti comici, tra cui quello de La Smorfia, composto da Massimo Troisi, Enzo De Caro e Lello Arena. Quella fu poi l'occasione in cui Mina registrò anche la sua ultima intervista con Rita Madaro, giornalista per Radio Taranto, mai resa pubblica. Ma se riletta tra le righe, non fu una sorpresa scioccante l'addio della Tigre di Cremona che già nel 1973 aveva annunciato l'imminente ritiro dalle scene.  

Non amava le luci della ribalta, la vita mondana e l'attaccamento morboso della stampa e, soprattutto, dei paparazzi. Nonostante la florida carriera sin dai vent'anni e il successo di pubblico, Mina era spaventata dalle performance dal vivo. Così, proprio nel 1978, rilasciò una dichiarazione a Natalia Aspesi, la giornalista che aveva coniato per lei il suo celebre soprannome: 

Il fatto è che io non mi sono mai abituata a cantare in pubblico, ho paura di tutto, di dimenticare le parole, di inciampare e cadere come un sacco, ho paura che mi sparino, come in Nashville, come in Quinto potere. Ho sempre pensato a questa cosa, che mentre canto qualcuno mi ammazza, è una sensazione schifosa.

La paladina del canto italiano rivelava così una fragilità intrinseca che i ricchi cachet e l'adorata acclamazione non potevano colmare. La sua voce non ha mai abbandonato il suo pubblico negli anni a venire, collezionando successi e collaborazioni tra cui l'intramontabile con l'amico Celentano, dal bellissimo MINA CELETANO (1998), al più recente LE MIGLIORI (2016). Nel 2001, poi, il volto di Mina riappare sul portale Wind, che mostra per la prima volta le riprese nello studio di registrazione. Così, nonostante siano passati più di 40 anni dalla sua ultima esibizione dal vivo, la sua raffinatezza si tinge di immortalità e Mina rimane un'icona di stile e musica.

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