Fresca di laurea ad honorem, Patti Smith continua a credere nel potere della gente comune e si augura di vivere il più a lungo possibile.
Reduce da un tour di grande successo, accompagnata da un’ipnotica band in cui suonano anche i figli ( Jesse, una Audrey Hepburn riccioluta che suona le tastiere, e Jackson alla chitarra come il padre Fred Sonic Smith), Patti Smith ha ritirato la sua laurea ad honorem in Lettere classiche e moderne all’Università di Parma.
Nella tua Lectio doctoralis, hai recitato interamente il testo di People Have The Power, che più tardi hai cantato al Teatro Regio. È ancora così pregnante, e attuale, questo monito?
“Sì, io ci credo e ci crederò sempre: la gente ha ancora il potere di cambiare il mondo. Qualche volta ce ne dimentichiamo, abbiamo paura di usarlo e di diventare responsabili, e fattivamente attivi, attraverso il nostro potere. E pensare che proprio in questa nostra epoca, in cui i governi e le grandi società decidono le sorti del mondo, noi dovremmo utilizzare sul serio il nostro potere. E lottare con forza contro situazioni terribili come la distruzione ambientale, l’avidità che comporta sfruttamento economico e conflitti, l’esclusione sociale di alcune razze ed anche singoli individui… se noi fossimo tutti uniti, come singole persone, anche all’interno di alcune nazioni che si combattono l’un l’altra, con il nostro potere mentale di individui uniti potremmo formare il più grande movimento pacifista internazionale che sia mai esistito nella storia dell’umanità. Dobbiamo trovare la maniera di unirci globalmente, al di là delle ideologie, delle amministrazioni governative, dei confini, delle religioni. Potremmo combattere per necessità reali, anche molto urgenti come quelle ambientali. Per esempio, per un’aria più ossigenata e un’acqua più pulita per i nostri bambini. E per la possibilità di una buona vita per tutti. Dunque, certo che io continuo a credere che la gente ha il potere di cambiare in meglio le cose. Dobbiamo solo usarlo.”