La storia del cantante dimenticato dei Black Sabbath

Dave Walker performing at S.L.A.M. 2014 in Bozeman, Montana with the Dave Walker band. | Foto Craig Spannring |https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/47/DaveWalker-Bozeman-SLAMFest.jpg
Dave Walker performing at S.L.A.M. 2014 in Bozeman, Montana with the Dave Walker band. | Foto Craig Spannring |https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/47/DaveWalker-Bozeman-SLAMFest.jpg

Nel 1977, Dave Walker sostituì brevemente Ozzy Osbourne. Questa è la storia del cantante dimenticato dei Sabbath.

Articolo tratto da «Le Grandi Glorie del Rock» n.7, disponibile in tutte le edicole e sul nostro store online.

Dave Walker: Negli anni Sessanta, suonavo in un gruppo chiamato i Redcaps, e Tony Iommi veniva a vederci. Quando Ozzy li mollò, ero in California con i Mistress, che stavano per sciogliersi. Ricevetti una telefonata dal road manager dei Sabbath, e li raggiunsi per iniziare le prove in un vecchio mulino chiamato Rockfield Studios, a Monmouth.

Mi fecero subito sentire le musiche su cui stavano lavorando e mi dissero che avevano bisogno dei testi. Non c’era una sola canzone completa, solo nastri con qualche idea abbozzata. Non sapevo che Heezer fosse il loro autore di testi principale, e non mi pare che in quell’occasione abbia contribuito.

Un giorno, Ozzy venne a trovarci in un pub. Mi faceva pena, perché tremava. Letteralmente. Avevo già provato le droghe, ma quando vidi Ozzy pensai, ‘Dio Santo!’. Non c’era alcun indizio che potesse tornare, ma ebbi la sensazione che ci stesse ripensando.

Black-Sabbath-Dave-Walker

Andammo a uno show alla tv [Look Hear, 6 gennaio 1978], dove suonammo una canzone, Junior’s Eyes. Più tardi, i Sabbath la registrarono con Ozzy. Una volta l’ho sentita, ma ero al telefono, la linea era disturbata e non sono riuscito a riconoscerla.

Mi rendevo conto che le cose musicalmente non funzionavano. A peggiorare le cose, ci fu il fatto che mia moglie e quella di Bill Ward litigarono. Un giorno, mi presentai mentre stavano provando vicino Eversham e la band si riunì per discutere. Alla fine, Bill mi disse:
‘Sei fuori’. Così, senza alcun preavviso. Ancora non so se all’epoca Ozzy avesse acconsentito a tornare con loro.

Non ho rimpianti. Ho superato i 70 anni e vivo sulle Montagne Rocciose, dove mi esibisco regolarmente con il mio gruppo.

Se sei un fan dei Black Sabbath, non puoi perdere il numero di Classic Rock Grandi Glorie a loro dedicato. Lo trovi in tutte le edicole e sul nostro store online.

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