7 tra le canzoni più sottovalutate dei primi Beatles

Beatles

Gli esordi dei Fab Four, nel biennio formativo 1963-1965, portano con sé molte perle dimenticate dal grande pubblico, tracce che meritano di essere riscoperte. Eccone 7. 

There's A Place 

Dalla doppia penna di Lennon & McCartney nasce There’s A Place, primo brano registrato dell’esordiente PLEASE PLEASE ME, lanciato il 22 marzo 1963. Qui spiccano tracce guida come I Saw Her Standing There, Twist And Shout  e Love Me Do, che hanno catalizzato l’attenzione mediatica. Tuttavia, un posto speciale merita anche la nostra, una canzone di gioviale trasporto, ispirata al sound R&B della Motown Records.

Not A Second Time

Originariamente, Not A Second Time doveva essere una traccia molto rudimentale, con accordi essenziali costruiti sul protagonismo del piano. Un compenso riempitivo del secondo album dei Fab Four, WITH THE BEATLES (1963), insomma. Tuttavia, il brano attirò l’attenzione del critico musicale Thomas William Mann, che vide nella progressione di accordi un riferimento alla composizione di Gustav Mahler del 1908, Il Canto della Terra.

No Reply 

In questo caso troviamo il brillante tocco di Lennon nel suo primo brano composto da lui interamente. Traccia di apertura di BEATLES FOR SALE (1964), No Reply è un brano poco conosciuto dai più, così come l’album che lo accoglie. Tuttavia, sin dalle prime note di chitarra acustica, incanta con una sinuosità melodica esotica, intrisa della delicatezza vocale di Lennon e del dolore del rifiuto e dell’abbandono che accompagna il testo.

I Don't Want To Spoil The Party

Il coro dei Fab Four sullo sfondo delle chitarre incornicia I Don’t Want To Spoil The Party che, nel 1964, si posizionò al 39esimo posto nella Billboard Hot 100. Tuttavia la vera spinta la ottenne nel 1989, con la cover in chiave country di Rosanne Cash che ha scalato le classifiche, con un posizionamento al n.1 inedito per una cover dei Beatles. Nonostante non sia particolarmente conosciuta, è una delle tracce più belle di BEATLES FOR SALE, che condivide quel magico tocco malinconico con No Reply.

I Need You 

Nella costellazione di brani di HELP! (1965) una menzione di merito spetta a questa perla di George Harrison, dedicata alla fidanzata Pattie Boyd, poi sposata nel 1966. E se Eric Clapton la conquisterà con Layla, Harrison la affascina per la prima volta con il suo secondo brano composto per la discografia Beatles. Un romanticismo di stampo iconico per il cantautore che nel 1969 conquisterà universalmente i cuori con la sua Something.

I'm Down 

Lo stesso giorno di registrazione di I’ve Just Seen A Face e Yesterday, il 14 settembre 1965, i Beatles danno vita a un pezzo rock ‘n roll vecchio stile. I’m Down riflette le sonorità potenti e rauche del pionieristico rock anni Cinquanta. Non a caso McCartney, per la stesura del brano, si è ispirato all’energico urlo delle performance di Little Richard. Anche in questo caso, sulla scia delle hit di HELP! il brano rimane più nascosto.

Girl 

Tra l’irriverente Drive My Car e la psichedelica Norwegian Wood, il sesto album dei quattro di Liverpool, RUBBER SOUL (1965) ospita un poetico brano di Lennon. Si tratta di Girl, che incorpora una dedica al femminile da parte del cantautore, probabile impronta originaria di quella che poi evolverà con una più profonda maturità in Woman di DOUBLE FANTASY (1980). Ma nel frattempo il pezzo sprigiona quel tocco di irriverenza giovanile, con verso di risucchio di Lennon che altro non è che un richiamo a un tiro di canna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like