BELLA DONNA: guida all’album di debutto solista di Stevie Nicks

Dopo la florida parentesi con i Fleetwood Mac, la sciamanica cantante lancia, il 27 luglio 1981, il suo primo album solista, ricco di inedite collaborazioni e successi immortali. 

Bella DonnaUn'espressione che omaggia sia l'eleganza femminile che un riferimento floreale, quello all'omonima pianta usata a fini cosmetici, le cui bacche sono però letali se ingerite. Il primo disco solista di Stevie Nicks attira su di sé una magnetica curiosità: BELLA DONNA si guadagna ben sette dischi di platino e due nomination ai Grammy Awards e quando viene pubblicato da Jimmy Iovine, produttore di Tom Petty & The Heartbreakers, il 27 luglio 1981, nessuno può più ignorare il nome di Stevie Nicks. La conosciamo come la sciamanica cantante dei Fleetwood Mac, sin da quel 1975 in cui lei e l'ex fidanzato, il chitarrista Lindsey Buckingham, hanno travolto come un ciclone la band di Mick Fleetwood

Il 1977 è poi l'anno di RUMORS, vulcanico album guidato dall'incantevole voce della Nicks su DreamsE, mentre la band risente dei dissapori romantico-passionali tra i suoi membri, la Nicks sta da tempo scrivendo e raccogliendo pezzi suoi. Molti di quelli non confluiti negli album dei Fleetwood Mac, per volontà dei colleghi o della stessa Nicks, troveranno nuova luce in BELLA DONNA. Nel 1979, infatti, durante la registrazione di TUSK, dodicesimo album in studio del gruppo, la Nicks comincia a lavorare sul suo debutto. Nella primavera del 1981 terminano le registrazioni e in estate la cantante è in commercio. Il suo disco accoglie dieci tracce e collaborazioni d'eccezione

A partire dal biondo chitarrista Tom Petty, che aveva rifiutato la Nicks come cantante dei suoi Heartbreakers, ma con la quale costruisce un prolifico sodalizio artistico da solista. La loro Stop Draggin' My Heart Around è una delle canzoni più celebri degli anni Ottanta e mantiene la terza posizione delle classifiche tra il 1981 e il 1982. Ma, accanto alla hit per eccellenza, che vanta oltre 36.000.000 di riproduzioni su Spotify, spicca Edge Of Seventeenla canzone ad oggi più ascoltata della Nicks, con la febbrile chitarra del fedele turnista Waddy Wachtel. Ma poco sopra in ordine di scaletta, troviamo After The Glitter Fadesaccompagnata dal morbido piano di Roy Bittan della E Street Band. E, ultima ma non ultima, Leather And Laceche si guadagna la collaborazione di Don Henley degli Eagles

La Nicks riesce così a incastonare nel suo album, numero 1 della Billboard Hot 100, quattro successi da classifica e altrettante firme invidiabili al loro fianco. Ed è solo l'inizio di una precisa scelta stilistica che vede la cantante continuare a confrontarsi e reinventarsi al fianco di musicisti diversi. Questo aspetto, impreziosito da una maggiore libertà creativa - non vincolata al registro linguistico dei Fleetwood Mac - e da influenze musicali country rock, rende BELLA DONNA un prodotto fresco e originale. Una sorta di respiro artistico per la Nicks che, al di fuori delle dinamiche familiari e coniugali del gruppo, può ritrovare una propria indipendenza stilistica. La genuinità è dunque la colonna portante del disco che, come dimostra la riedizione del 2016, non smette mai di essere contemporaneo. 

Francesca Brioschi

Share
Published by
Francesca Brioschi
Tags: stevie nicks

Recent Posts

STEVE HOGARTH, frontman dei Marillion, ci rivela i suoi artisti preferiti

Tutta la musica che Steve Hogarth, frontman dei Marillion, ha amato nella vita. Questo e…

18 ore ago

Due chiacchiere con gli AMISTAT

Il duo internazionale con radici italiane AMISTAT ci racconta dei suoi equilibri, del suo percorso…

1 giorno ago

Gli AMISTAT arrivano a Milano!

È SOLD OUT il concerto di questa Domenica 12 maggio a Milano degli AMISTAT: la…

2 giorni ago

L’intervista a Fabrizio De André mai pubblicata | VINILE

Roberto Manfredi ha tirato fuori dal suo archivio una lunga intervista a Fabrizio De André…

2 giorni ago

King Crimson: com’è nata la cover di IN THE COURT OF THE CRIMSON KING

Ci sono alcune art cover che non solo hanno scritto la storia, ma ne hanno…

3 giorni ago

Ian Anderson: “Ecco perché il Punk non ha ucciso il Prog”

Ian Anderson ha una teoria particolare per la quale il rock progressivo e i Jethro…

4 giorni ago

This website uses cookies.