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Come la Telecaster di “Hallelujah” è diventata criptoarte da migliaia di euro

Dopo l'acquisto dello strumento da parte di Matt Bellamy dei Muse, la storica Telecaster di Jeff Buckley diventa una costosa opera d'arte.

Nel 2020, la notizia dell'acquisto da parte del frontman dei Muse della storica Fender Telecaster del 1983 che Jeff Buckley suonò nell'album GRACE, destò grande clamore nella comunità di appassionati. Il musicista non aveva mai fatto segreto della sua passione per il compianto interprete di Hallelujah che, con la sua inconfondibile voce e uno stile chitarristico unico nella sua semplicità, consacrò il suo nome all'eternità. Matt Bellamy ribadì diverse volte, nel corso del tempo, che non avrebbe trattato la chitarra come una reliquia, ma l'avrebbe suonata con rispetto e si sarebbe lasciato ispirare dalle storie che racconta nota dopo nota. Dopo l'incisione dell brano Guiding Light, la Telecaster di Jeff Buckley è diventata, attraverso il pezzo, la base per un'opera di criptoarte dal valore di migliaia di euro.

La Telecaster di Hallelujah straordinario esempio di criptoarte

Prima di scoprire nello specifico come la Telecaster di Hallelujah sia diventata una costosissima opera di criptoarte, è il caso di contestualizzare la vicenda. Nel luglio del 2021, Matt Bellamy rilascia CRYOSLEEP, il suo suggestivo esordio solista, in cui è contenuto il brano Guiding Light (On Jeff's Guitar). La particolarità della canzone è che, questa, sia chiaramente un tributo all'opera di Jeff Buckley, riprendendo non solo le interpretazioni con cui il cantante è passato alla storia, ma anche il suo approccio alla chitarra; pur mantenendo l'identità artistica eclettica con cui Bellamy è salito sul tetto del mondo. Proprio a partire dal brano, è nata una meravigliosa opera d'arte che segue i canoni del Non Fungible Token.

Trattasi di una tecnologia con cui viene certificata l'originalità di un file digitale. L'NFT serve per la criptoarte che, sebbene sia una corrente molto giovane, già raccoglie milioni di collezionisti in tutto il mondo. La criptoarte non è materiale, ma è certificata e presentata in modo del tutto virtuale. La Telecaster di Jeff Buckley è stata messa al centro di un'opera di criptoarte che è stata battuta all'asta per una cifra pari a circa 26.000 euro. Ad acquistarla, un certo MaltChain. Si tratta di un'opera molto evocativa che raffigura un astronauta che ammira la chitarra dall'esterno di un laboratorio criogenico.

Matt Bellamy riporta la chitarra a nuova vita

Quanto fatto da Matt Bellamy con la chitarra di Jeff Buckley può essere visto, anche dai più scettici, come un vero atto d'amore. Il leggendario frontman dei Muse, del resto, ha portato lo strumento a nuova vita dopo averlo acquistato. La storica Telecaster con cui Jeff Buckley incise la sua cover di Hallelujah, però, ha affrontato un percorso tortuoso prima di finire nella collezione di Bellamy.

Lo strumento era, infatti, della migliore amica di Jeff Buckley, prima che quest'ultima glielo prestasse per permettergli di andare in tour nel 1991, a seguito di un furto della sua strumentazione. Alla morte di Buckley, la chitarra rientrò in possesso della donna che, anni dopo, la vendette ad un negozio newyorkese per 50.000 dollari.

Un collezionista britannico procedette all'acquisto. La chitarra volò, poi, fino a Parigi, dove è rimasta per ben sei anni, in attesa di entrare nella vita di Matt Bellamy. Molti collezionisti tendono ad acquistare inestimabili pezzi di memorabilia Rock per poi tenerli inutilizzati, sfoggiandoli occasionalmente come trofei. Il fatto che Matt Bellamy abbia voluto regalare nuovo lustro ad uno strumento già fondamentale per la storia della musica, quindi, non può non risultare ammirevole.

Claudio Pezzella

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Claudio Pezzella
Tags: jeff buckley

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