Quello che i rockers pensavano del grunge: 30 citazioni

Il fenomeno del grunge travolse la scena musicale degli anni '90, riportando il rock agli ideali degli albori. Le rockstar già affermatesi negli anni precedenti avevano idee contrastanti sul genere. Le riportiamo in quest'articolo. 

L'arrivo del grunge negli anni '90 segnò la fine della commercializzazione dei sound più hard caratteristica del decennio precedente, portando la scena rock a ricongiungersi con i suoi valori iniziali. Il grunge fu un vero inno generazionale in cui milioni di giovani provenienti da ogni angolo del mondo riuscirono a identificarsi. Ma cosa pensavano i rockers del tempo dell'arrivo del grunge? 

sammy hagar

Sammy Hagar 

Nel corso di un'intervista rilasciata nel 2019 al Jenny McCarthy Show, il frontman dei Van Halen, Sammy Hagar, rivelò il nervosismo che l'arrivo del grunge gli aveva suscitato. In particolare, il cantante disse: "Quando arrivò il Grunge, era impressionante, mostruoso. Insomma, guardavo noi e le altre band glam rock come i Poison o i Motley Crue. Ci vestivamo come ragazze e cose così, poi arrivò il grunge ed erano tutti sporchi e trasandati. Questa cosa mi rese nervoso, pensai che ci avrebbero mancato di rispetto, dicendo che avevamo fatto il nostro tempo"

Vince Neil 

Parlando ai microfoni di Q, nel 2014, invece, Vince Neil dei Motley Crue disse: "Andammo ad un programma di MTV e portammo con noi una copia di NEVERMIND dei Nirvana. Parlammo di alcuni gruppi emergenti e consigliammo al pubblico di ascoltare quel disco. Non so perché, all'epoca, le persone dicessero che il grunge avesse ucciso il rock. Solo le persone le cui carriere finirono ebbero l'ardire di dire cose del genere. Il grunge non uccise i Motley Crue. Parlai con Courtney Love una volta e lei mi disse che uno dei dischi preferiti di Kurt Cobain era TOO FAST FOR LOVE".

Bret Michaels

Anche il cantante dei Poison, Bret Michaels, fu dello stesso avviso, azzerando le rivalità apparenti tra i due generi: "Non odiavo i Nirvana, si trattava più di una cosa costruita a tavolino coi media. Non sapevamo neanche che i gruppi come il nostro dovevano odiare gli artisti grunge e, infatti, questa cosa non è mai successa. Si trattò solo di qualche critico impiccione che scrisse cose del genere"

Jani Lane

Frontman dei Warrant, Jami Lane parlò del grunge dicendo: "La prima volta che camminai nell'ufficio della casa discografica vidi il poster gigante di uno dei nostri album pendere dalla scrivania di una delle segretarie. Quando tornai un anno dopo per parlare di DOG EAT DOG, l'ufficio di Don Lenner era tappezzato con un enorme poster degli Alice In Chains. Pensai 'Ciao Seattle, addio Warrant!'"

Jon Bon Jovi 

Nel corso di un'intervista col Los Angeles Times, il leggendario Bon Jovi specificò che il grunge non fosse esattamente per lui. In particolare, disse: "Mi piace qualcuna delle band, ma gran parte di quella musica è troppo negativa per i miei gusti. Sono una persona ottimista e il grunge mi demotiva. Comunque ci sono alcune band molto valide nel grunge che sicuramente sopravvivranno, altre svaniranno col tempo"

Ronnie James Dio 

La rivoluzione del grunge non influenzò lo stile di Ronnie James Dio, ma inficiò negativamente sui suoi affari. Al riguardo, si espresse Wendy Dio durante un colloquio con Ultimate Classic Rock, dicendo: "La label lasciò Ronnie, lasciò tutti suoi artisti. Dovetti rivolgermi a delle etichette indipendenti. Non avevo mai fatto cose simili prima. Ronnie apprezzava ogni tipo di musica, ma non pensò mai di alterare il suo stile per ambientarsi nella scena grunge. Non voleva essere commerciale, voleva solo fare musica"

Nikki Sixx 

"Non penso che i Nirvana o i Pearl Jam abbiano ucciso gruppi come i Warrant o i Poison, penso piuttosto che si siano suicidati. Cominciarono a diventare copie carbone, noi, invece, implodemmo", disse Sixx durante un'intervista a Kerrang! nel 2019. 

Steve Lukather 

Intervistato da Ultimate Guitar nel 2020, il chitarrista dei Toto dichiarò quanto segue: "Ho amato il grunge. Jerry Cantrell è un mio vecchio amico e gli Alice In Chains sono una grande band con grandi brani. Ovviamente, anche i Pearl Jam lo sono. I Soundgarden, poi, sono tra i migliori di tutti i tempi. I Nirvana ricevono tutto l'amore, ma l'intera scena era straordinaria. L'unica cosa che non condivido è la loro totale avversione agli assoli di chitarra"

Gene-Simmons-of-Kiss

Gene Simmons

"Amavo la musica grunge, ma non sopportavo la loro sciatteria. Si vestivano come dei perdenti delle superiori. Sapevo che un paio di band sarebbero sopravvissute e le altre sparite".

Joe Perry 

"I Nirvana mi piacevano molto, pensavo fossero davvero grandi. In sostanza, se ascolti la loro musica, in special modo i singoli, ti accorgi che è vero rock n'roll. C'è molta differenza tra loro e le hair band. Le persone hanno bisogno di etichettare le cose, ma credo sia una vera perdita di tempo. Ci sono band che, quando le senti al loro meglio, sono le migliori, nonostante tu non abbia mai sentito parlare di loro"

Rob Halford 

"Il grunge fu rivoluzione ed evoluzione del rock n'roll. Penso che i Nirvana siano semplicemente straordinari, con un sound esplosivo, un feel e un'estetica capaci di affamare le orecchie del pubblico americano e internazionale. I testi di Kurt sono crudi e onesti, anche se non li ho mai sentiti live, le batterie di Dave Grohl sono furiose. Penso che i Nirvana siano importanti per il pubblico come lo sono stati i Beatles nella loro epoca. Era un momento in cui c'era bisogno di loro. Ci sono gruppi di cui si ha semplicemente bisogno in un determinato periodo, non solo per la musica o per il pubblico, ma per l'industria in generale. I Nirvana scioccarono tutti nel modo giusto e al momento giusto"

Joe Elliot 

"Quando il grunge andava forte le persone ci chiedevano se avessimo intenzione di mollare, ma io rispondevo sempre di no. Avevamo l'esperienza e la stoffa per riprenderci, eravamo come un puglie stordito. Quando il grunge arrivò, alle persone smisero di piacere le band anni '80. I nostri fan, però, sono tornati presto"

Tommy Lee

"Ho accolto il grunge con le braccia più aperte del pianeta. Speravo che qualcuno arrivasse e fosse, finalmente, diverso. Arrivò un periodo in cui tutti suonavano uguali. Amo quando qualcuno lancia una granata nel mix facendo le cose diversamente"

John Oates

"La scena grunge era anti melodica e non riuscivano ad inserirsi nel contesto. Nessuno di noi voleva conformare il nostro sound a quello del panorama di quegli anni. Era arrivato il momento, per me, di uscire di scena. Divorziai, mi trasferii in Colorado, mi risposai, ebbi un bambino e comprai casa. Feci tutto ciò che non avevo mai fatto prima"

Alex Lifeson 

"Amavo il grunge, pensavo che tutte le band fossero grandi. Penso che abbiano fatto la storia in quel periodo. Credo ci sia molta musica influenzata dai Rush. Fa sempre piacere essere parte di un periodo storico importante"

Dee Snider 

"A dispetto del fatto che il grunge avesse segnato la fine per le hair band e per il metal a cui ho consacrato la mia carriera, quel genere mi è piaciuto molto. Ho amato il grunge e le nuove influenze. Notavo il rifiuto per l'estetica degli anni '80 e la capivo. Alla fine, stancò anche noi e ci rese troppo commerciali"

Rachel Bolan 

"Band come i Nirvana e tutto il movimento grunge spensero il nostro business. Ci fu un periodo in cui non potevo dire di essere negli Skid Row, altrimenti la gente avrebbe risposto con sufficienza"

Phil Collen

"Quando arrivarono i Nirvana cambiò tutto. Penso che i Def Leppard avrebbero potuto rilasciare qualcosa come SGT. PEPPER'S o DARK SIDE OF THE MOON ed essere comunque etichettati come una di quelle metal band degli anni '80 fuori moda"

Kip Winger

"L'alba del grunge fu un periodo difficile per tutte le band degli anni '80. Tutti i gruppi divennero fuori moda e la cosa era desolante. Non mi aiutò affatto al tempo. La mia band perse tutti i contratti discografici che aveva acquisito, all'improvviso non riuscivamo più a lavorare. In ogni caso, mi aiutò ad iniziare a studiare musica classica invece di ubriacarmi tutta la notte, trascorsi dieci anni ad approfondire i miei studi e mi aiutò molto, fu un'ottima cosa"

Rudolf Schenker 

"Quando le band grunge ed alternative arrivarono, gli Scorpions non dovettero combattere per cercare di sopravvivere. Ci spostammo in Asia e in Russia, suonavamo nelle grandi arene. Andammo in Malesia, a Jakarta e in Indonesia. Conquistammo venti volte il disco di platino in Tailandia e dieci volte in Corea. Cambiammo campo di gioco e, poi, ritornammo più forti di prima"

Tom Keifer

"L'intera scena musicale cambiò drasticamente. Ci fu un cambio di guardia nella musica per il quale le vecchie band dovettero fare spazio alle nuove. Il terreno non era stabile, la scena cambiava costantemente. Ho dovuto davvero lottare e soffrire da allora"

Lita Ford 

"Ho solo deciso di uscire di scena per un po'. Fare qualche passo indietro e lasciare che quei ragazzi avessero il loro momento di gloria. Amavo le band grunge e i Nirvana, ma non avevo intenzione di competere. Ero pronta a prendermi una pausa. Quando tornai, sentivo che le nubi si fossero diradate e che potessi fare di nuovo tutto ciò che ho sempre fatto"

Stephen Pearcy 

"Non amavo il grunge. Non mi importava niente di loro, pensai fosse un genere morto. Gli anni '90 cominciarono col piede sbagliato. Tutti questi accordi aperti, chitarre semplici, niente assoli. Non era il mio genere"

brian may

Brian May 

"Amavo i Nirvana, erano grandi. Amo le persone che hanno passione, a prescindere dalla destrezza che dimostrano sullo strumento. Si tratta di ciò che viene dall'anima. Kurt Cobain era uno spirito indomito, avrei voluto conoscerlo, ma non ho mai avuto occasione. Poi, ovviamente, Dave Grohl era in quella band. Wow. Ho visitato Seattle in quel periodo e realizzai che qualcosa di grande stesse per succedere, c'era molto movimento in giro"

George Lynch

"Non vidi il grunge arrivare, ne rimasi abbagliato. Sia io che le persone che avevo intorno furono colpite dal grunge, perché intanto lavoravamo con la convinzione che tutto sarebbe stato uguale agli anni '80. Cercai di comprendere le cose. Sono molto aperto a tutto e voglio sperimentare cose nuove ed esplorare la musica a cui non sono abituato, quindi mi chiesi cosa lo rendesse così di successo. Non suonare assoli nel mezzo di ogni canzone, indossare una camicia di flanella, essere depressi e parlare delle cose che importano. Tutta la superficialità crolla, l'avevo capito. Per me fu un momento di comprensione che mi aiutò nella scrittura. Gli anni '90 furono un passo indietro per tutti, il mio periodo meno produttivo"

Jeff Labar
Jeff Labar | Foto di Barbara Caserta
Jeff Labar
Jeff Labar | Foto di Barbara Caserta

Reb Beach 

"Dissi a mia moglie che saremmo diventati ricchi negli anni '90, ma poi mi resi conto di quanto fossimo fuori moda quando vidi la cassetta di Beavis and Butt-Head dove parlavano male di noi. Il giorno dopo le vendite dei biglietti e dei dischi colarono a picco, dovemmo cancellare il tour e io mi vidi costretto a vendere casa e le mie chitarre. Pensai che il grunge significasse business e che questa cosa facesse schifo"

Don Dokken

"Le persone ne ebbero abbastanza della lacca per capelli, dello spandex e delle acconciature enormi. Ne avevano semplicemente abbastanza e quando il grunge arrivò si propose come l'antitesi dei Motley Crue"

Rudy Sarzo 

"Ottenni un contratto discografico, eravamo pronti a fare un disco e poi arrivò il grunge. La mia nuova band somigliava ai Quiet Riot e ai Whitesnake, ma quel sound non funzionava più. Mi chiesi cosa fosse simile al grunge e pensai ai primi Black Sabbath così provai ad ispirarmi a loro, ma con la mente ero fermo all'hair metal, non sapevo cosa fare e tutto mi crollò addosso". 

Matthew e Gunnar Nelson 

"Ero nel parcheggio della Geffen Records - spiega Matthew - stavo per recarmi ad un meeting sul nostro prossimo disco. La scena di Seattle intanto diventava grande e quindi ci mandarono immediatamente via". Anche Gunnar ha ricordato qualcosa di simile, spiegando che la sua label mandò immediatamente via gli artisti glam e i suoi dipendenti cominciarono ad indossare flanella e odiare il loro genere. 

Eric Brittingham 

"Il tour dei Cinderella del 1995 fu un vero disastro. Suonammo per un pubblico praticamente inesistente. Vivevamo il picco del grunge e quando suonammo a Seattle, le radio del luogo erano così anti '80s che decisero di non sponsorizzare neanche il nostro show. Fu folle, credo che suonammo per 50 persone all'incirca. Avemmo qualche buon show, ma erano ben lontani da quanto accaduto negli anni precedenti. Di lì a poco anche la label ci avrebbe scaricati"

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