“Eravamo due treni che si andavano addosso”: come Mark David Chapman raccontò l’omicidio di Lennon

john lennon

A quarant'anni dalla sua incarcerazione, nel 2020, Mark David Chapman si espresse sotto processo riguardo le sue vere intenzioni dietro l'assassinio di John Lennon.

Le parole dell'assassino, piene di spietatezza e squilibrio, gelarono il sangue dei presenti e, quando furono rese pubbliche, non poterono non destare grande clamore ovunque nel mondo. Lennon morì l'8 dicembre del 1980 di fronte al condominio dove abitava nell'Upper West Side di New York. 

Foto via: rarehistoricalphotos.com/john-lennon-signs-autograph-mark-chapman-1980/

Le parole dell'assassino di John Lennon 

Quando a Mark David Chapman è stato chiesto se fosse cambiato qualcosa in merito a ciò che avesse fatto, se si fosse reso conto della gravità delle sue azioni dopo quarant'anni di reclusione, l'uomo ha freddamente risposto: "Fu mero egocentrismo. Niente di più. Oggi, è scemato e non ci sono scuse". Andando avanti, però, l'assassino ha fornito spiegazioni riguardo l'atto commesso, affermando: "Al tempo, tutto ciò a cui pensavo erano i suoi soldi, il fatto che vivesse in questo stupendo appartamento, nonostante la sua musica rappresentasse uno stile di vita più umile ed altruista. Mi rese arrabbiato e geloso, specie pensando a come vivevo io all'epoca".

Chapman ha aggiunto di aver acquistato l'arma del delitto circa tre mesi prima dell'omicidio, lasciando sua moglie alle Hawaii dicendole di aver bisogno di tempo per ritrovare se stesso. Chapman aveva altri tre obiettivi in mente se non fosse riuscito a raggiungere Lennon, tra cui anche David Bowie. "Pensai a qualunque persona famosa in circolazione, l'infamia porta gloria", affermò nel 2020. 

Foto via: www.tutticrimini.com/2013/12/08/john-lennon-e-il-fan-che-lo-ha-ucciso-mark-david-chapman/

Le scuse di Chapman a Yoko Ono 

Alla fine del suo disturbante discorso egoistico, il carnefice di John Lennon si scusò pubblicamente con Yoko Ono, dicendo: "Voglio solo farle sapere che lei conosceva suo marito come nessun'altro, il tipo di uomo che era. Io no. Io l'ho giudicato da un libro e l'ho ucciso. Era estremamente famoso. Non ho scelto di ucciderlo per il suo personaggio o per l'uomo che era. Era un padre di famiglia, un'icona. Era qualcuno che parlava di cose di cui oggi possiamo parlare apertamente, un grande"

"Negli anni '60 - ha aggiunto - quando esprimevi opinioni come le sue venivi visto come un mostro. Ricordo quando a vent'anni ero cosciente di ciò che stessimo vivendo sul piano socio-politico. Oggi sappiamo che il Vietnam fu un errore terribile. Ho assassinato John Lennon perché era molto famoso ed è l'unico motivo, cercavo di soddisfare il mio ego, fui un vero egoista. Il mio fu un atto estremamente egoistico. Mi dispiace per il dolore che ho causato a Yoko Ono. Ci penso sempre"

Fonte: ABC News.

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