Il sitar acquisì fama dopo che George Harrison lo introdusse al pubblico occidentale nella metà degli anni '60. La popolarità dei brani dei Beatles in cui lo strumento fu impiegato si riflesse per un breve periodo anche sul maestro Ravi Shankar. In questa classifica, vi presentiamo i dieci migliori brani suonati al sitar.
Prima di entrare negli Yes, Steve Howe era parte di un piccolo gruppo psichedelico che rilasciò un paio d'album nella seconda metà degli anni '60: i Tomorrow. Proprio Howe tesse arabeschi meravigliosi utilizzando lo strumento indiano nel brano. L'artista avrebbe proposto composizioni al sitar anche nella sua carriera solista.
Per gran parte della sua carriera, Elton John ha fatto di tutto per non relegarsi ad uno stile ben preciso. La traccia tratta da MADMAN ACROSS THE WATER in oggetto ne è un esempio lampante. In Holiday Inn il sitar riveste un ruolo fondamentale, pur rimanendo elegantemente velato.
L'unico capace di creare una hit con un sitar brillante nel 1987 era George Harrison. Parliamo di un brano nostalgico nel quale il chitarrista fa diversi riferimenti all'opera dei Beatles e ai suoi trascorsi con la band.
Gestiti da Brian Epstein, i Cyrkle ebbero diversi brani nella top 20 inglese durante gli anni '60. Turn-Down Day si contraddistingue per la variegata melodia catchy composta da diversi strumenti.
Questa traccia presenta la sezione di sitar più intensa ed estesa che George Harrison abbia mai composto. Nel brano tratto da REVOLVER, Harrison ne fa un utilizzo brillante, lanciandosi in una vera avventura sonora.
Il singolo di debutto dei Traffic si presenta, oggi, come qualcosa di completamente diverso dal sound di riferimento della band. In questo brano il sitar è pungente e si mischia con una strumentale di chiare influenze pastorali e folk.
Poche canzoni simboleggiano la Summer Of Love come questa. Una hit macina classifiche dalle vibes puramente hippie, meravigliosamente arricchite da un sitar avvolgente.
Donovan non si è mai mostrato timido nell'esternare l'ampiezza del suo spettro artistico. Questa traccia si presenta alle orecchie dell'ascoltatore come un viaggio intorno al mondo, alla scoperta di strumenti etnici suonati con grande eclettismo.
Nella prima parte della carriera dei Rolling Stones, Brian Jones fu il motore trainante della loro sezione compositiva. Tra le sue performance più brillanti, quella eseguita al sitar in Paint It, Black.
Il brano che introdusse il sitar al pubblico internazionale. Norwegian Wood funse da spartiacque nell'opera dei Beatles sotto molti aspetti. La traccia, composta da John Lennon per espiare quanto accaduto con sua moglie dopo averla tradita, segnò un passo in avanti significativo sul fronte compositivo per il gruppo, mentre il riff di sitar di George Harrison la rese immediatamente un classico.
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