La storia dietro il capolavoro psichedelico dei Byrds, “Eight Miles High”

Eight Miles High sarebbe dovuto essere il singolo che avrebbe portato i Byrds sulla stratosfera, ma finì per sancire la loro fine. 

I Byrds trascorsero gran parte del loro volo transatlantico nell'agosto del 1965 scrutando fuori dall'oblò dell'aereo il movimento delle nuvole ed il sole della California lasciare spazio al tempo uggioso londinese. Non appena il velivolo atterrò, Gene Clark iniziò a scrivere un testo descrivendo l'esperienza. Da qui, sarebbe nata Eight Miles High, rilasciata nel dicembre del 1965. Il brano racconta di atmosfere surreali, colori magnifici e incontri singolari che solo la Londra degli anni '60 poteva offrire. La traccia rappresentò il punto più alto della carriera della band, grazie alla sua intro psichedelica travolgente e all'attitudine unica che la contraddistingue.

La storia di Eight Miles High 

I Byrds incisero la canzone ai Victor Studios della RCA, con Jim Dickson alla produzione e Dave Hassinger come ingegnere. Potente e cruda, la traccia fu registrata per colpire la CBS e spingerla a stipulare un contratto, ma la label trovò un ostacolo poiché non fu incisa in uno studio della Columbia. Alla fine, la traccia fu re-incisa con Allen Santon al banco, nonostante il gruppo preferisse di gran lunga la prima versione. Nell'aprile del 1966, la diffusione del brano si scontrò con le prime vicissitudini. 

I disc jokey americani, infatti, ricevettero dei documenti in cui si affermava che Eight Miles high sarebbe dovuta scomparire dai loro palinsesti poiché contenente versi in cui veniva incoraggiato l'utilizzo di sostanze stupefacenti. Il singolo venne bandito da Houston, Baltimora e Washington. Ovviamente, i membri della band si schierarono a spada tratta contro la censura applicata ad Eight Miles High che, intanto, si era fermata alla quattordicesima posizione della Billboard.

La fine della controversia 

Ovviamente, i Byrds non si riferivano solo all'altitudine nella traccia, ma in ogni caso, Eight Miles High non meritava le costanti pressioni in termini di censura a cui fu sottoposta. Il passato edonistico della band traspare sicuramente nella traccia, pur non risultando particolarmente estremo. A tutt'oggi, il significato del brano rimane un mistero, quel che è certo è che lascia l'ascoltatore libero di interpretarne uno personale.

Dopo Eight Miles High, la band avrebbe dovuto puntare in alto, spiccare tra i massimi esponenti del rock. Eppure, poco dopo le incisioni della traccia Gene Clark lasciò la band e, nel 1967, gli screzi interni ai Byrds portarono alla dipartita di David Crosby. Visto che Eight Miles High continuò a macinare consensi, oggi i membri del gruppo si chiedono cosa sarebbe successo se fossero rimasti insieme.  

Claudio Pezzella

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Claudio Pezzella
Tags: byrds

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