Quando si pensa ad annate come il 1977, la prima cosa che sovviene spontanea, musicalmente parlando, è il punk. Il lascito inestimabile del genere, sovversivo ed aggressivo, appartiene ai posteri, ma a dispetto dell'impatto storico che ha avuto, i grandi atti del panorama di riferimento non godettero da subito della straordinaria fama di cui sono rivestiti oggi. Band come Sex Pistols e Clash hanno riscontrato il consenso e l'approvazione del grande pubblico solo in un secondo momento. Sorprende, ad oggi, pensare che dischi come NEVERMIND THE BOLLOCKS... HERE'S THE SEX PISTOLS, attirarono ben poca attenzione. Intervistato da Classic Rock UK, Steve Jones ha riflettuto sul suo passato punk e sulle sue paradossali preferenze musicali.
Steve Jones ricorda in maniera positiva il momento chiave in cui il punk esplose. Esprimendosi in merito al 1977, l'artista non si esenta dal definirlo un periodo eccitante. Successivamente, il colloquio si è spostato sulle ambizioni della band durante l'anno e i ricordi migliori che serba. La risposta del chitarrista è stata la seguente: "Non c'erano ambizioni. Stavo soltanto facendomi una risata. Arrivando da un contesto disastrato, la musica rappresentò una via d'uscita, ciò che volevo fare da bambino. Ricordo quando ho visto i Roxy Music a Top Of The Pops e ho deciso cosa volessi diventare. Non per l'apparenza o altro, soltanto perché la musica mi travolse sin dalla tenera età. Il mio miglior ricordo di quel periodo fu l'ospitata dei Sex Pistols al Bill Grundy Show. Credo fosse il 1976, comunque, la mente fa brutti scherzi a volte. Del 1977 ricordo il making of dell'album, ero molto serio e focalizzato".
Precedentemente, abbiamo definito "paradossali" i gusti musicali di Steve Jones. Questo, perché, al di là delle sonorità grezze ed aggressive proposte dai Pistols, Jones si è sempre definito un fervente appassionato del rock classico. Riguardo le sue preferenze, il chitarrista si è così espresso: "Ascoltavo molto i Boston e i Journey. Amo il classic rock. Credo profondamente che se dovessi scegliere dei dischi da ascoltare su un'isola deserta sarebbero album rock anni '70. Tornavo nel mio appartamento dopo le prove e mi divertivo ascoltando un po' di rock'n'roll fantasy. Ero in paradiso". Interrogato riguardo i suoi colleghi nel punk, Jones ha rivelato di aver preferito i Damned ai Clash per il loro approccio più energico e tendente al rock'n'roll.
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