Megadeth: la storia dietro COUNTDOWN TO EXTINCTION

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COUNTDOWN TO EXTINCTION viene, oggi, ricordato come l'album dei Megadeth che aiutò Dave Mustaine a realizzare i suoi sogni da star, ma qual è la sua storia?

I Megadeth sancirono il loro ingresso negli anni '90 in maniera controversa. Dave Mustaine e David Ellefson erano sempre più vicini al baratro a causa delle loro dipendenze. L'impatto della droga sulle loro produzioni e sulla loro efficienza sul palco cominciava a diventare distruttivo. Poco prima, infatti, la band era prossima a suonare sul palco più grande che avesse, fino ad allora, mai visto. I Megadeth sarebbero, infatti, dovuti essere il prorompente atto d'apertura degli Iron Maiden al loro primo Monsters Of Rock di Donington. Avrebbe dovuto segnare il loro ingresso nel Gota del metal, ma finì per essere una performance blanda, che avrebbe condotto le due colonne portanti della band in riabilitazione.

La rinascita dei Megadeth

All'inizio degli anni '90, comunque, i Megadeth decisero di concentrarsi e riproporsi in una chiave più pulita, seppur adrenalinica. Forti dell'ingresso in lineup del chitarrista Marty Friedman e del batterista Nick Menza, i Megadeth si proclamarono pronti a risorgere dalle ceneri. Due giorni prima l'uscita di RUST IN PEACE, il gruppo partì alla volta di un ambizioso tour europeo, accompagnando vecchi amici come gli Slayer.

Stando alle parole di David Ellefson, il tour si rivelò strategico per il futuro della band, così come RUST IN PEACE stesso: un disco che presentò al grande pubblico una band nuova, ricca di assi nella manica. Durante il Clash Of The Titans tour estivo, i Megadeth cominciarono a scrivere i brani per COUNTDOWN TO EXTINCTION, con grandi obiettivi e forte ottimismo. La band terminò il tour con diverse canzoni già pronte per essere incise, dalle melodie incisive e gli arrangiamenti brillanti. Con il produttore di Ozzy, Max Norman, i Megadeth erano pronti a dare vita al disco della consacrazione.

Le sessioni d'incisione iniziarono ai Burbank Enterprise Studio, nel gennaio del 1992. Si estesero fino ad aprile, venendo affette dalle famigerate rivolte di L.A. Vista la tensione percepita dai membri della band nel recarsi in studio a causa dei tumulti urbani divenuti parte del quotidiano, il disco risentì delle atmosfere esacerbate dal nervosismo generale respirato per le strade in quel periodo.

L'uscita del disco e i progetti successivi della band

Fu un album politicamente impegnato, con la title track che esplica tematiche ambientali e Symphony Of Destruction ispirata da un documentario sulla II Guerra Mondiale e dal thriller The Manchurian Candidate. Dopo COUNTDOWN TO EXTINCTION, Dave Mustaine lo racconta alle penne di Metal Hammer, gli asset sociali internazionali entrarono in un capitolo particolarmente buio della loro storia. Le rivolte negli Stati Uniti si accesero praticamente ovunque, riflettendosi sull'attività live della band. Intanto, la rivoluzione sonica del grunge si faceva largo, con ampie falcate, sulla scena rock di quegli anni. Con band come Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden, i Megadeth pensarono di vedere, ancora una volta, il loro sogno svanire.

Non fu così. Di tutte le band che furono travolte dal cambiamento, i Megadeth spiccarono tra le poche che riuscirono, non solo a sopravvivere, ma anche ad imporsi. I topic delicati, le strutture uniche dei brani e l'attitudine dei membri della band, infatti, continuò a trainare i Megadeth in vetta alle classifiche di vendita internazionali. Con brani come Symphony Of Destruction divenuto uno dei più evocativi nella discografia della band, COUNTDOWN TO EXTINCTION fu ciò che i Megadeth speravano: il disco della svolta dopo essere risorti grazie a RUST IN PEACE.

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