Gli album dei Genesis dal peggiore al migliore

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Una delle discografie più divisive nella storia della musica moderna. I Genesis hanno scritto capitoli importanti negli annali del rock, a dispetto della natura controversa del loro catalogo.

Con Peter Gabriel al timone, i Genesis si affermarono come pionieri del rock progressivo, attraverso album che sono diventati vere e proprie colonne portanti del genere. Col passare del tempo, Phil Collins prese il comando da dietro le pelli, segnando il punto di svolta più significativo nella carriera del gruppo: da baluardi del prog a pop band da classifica. In ogni caso, data la caratura della loro identità artistica e del loro lascito, risulta davvero difficile sbilanciarsi completamente su una o sull'altra era. Si tratta, in vero, di una valutazione soggettiva che spetta individualmente ad ogni appassionato. Di seguito, proveremo ad analizzare oggettivamente la discografia dei Genesis, elencando i loro album dal peggiore al migliore.

 

CALLING ALL STATIONS (1997) 

L'ultima proposta del gruppo si presentò come un latrato disperato del chitarrista Mike Rutherford e del tastierista Tony Banks. Il tentativo di riportare in auge il sound di una band, il cui leader, si era allontanato da tempo. L'album finì per essere stroncato in partenza da un songwriting anonimo ed una produzione superficiale. 

WE CAN'T DANCE (1991) 

L'ultimo album di Phil Collins coi Genesis si presenta banale, eccessivamente prodotto e, per questo, surrogato. Gran parte delle tracce non sono altro che una rivisitazione dei suoi lavori solisti. 

INVISIBLE TOUCH (1986) 

Rappresentò uno dei tradimenti più lancinanti di un gruppo o artista nei confronti dei propri ascoltatori. INVISIBLE TOUCH sancì la svolta dei Genesis da tripudio art-rock a band radiofonica

FROM GENESIS TO REVELATION (1969) 

Non c'è niente di male nell'album di debutto della band, ma considerato quanto da loro fatto negli anni successivi, il loro primo lavoro, ricco di pop orchestrale, non presenta il livello che i Genesis avrebbero raggiunto di lì a poco. 

GENESIS (1983) 

Sarebbe stata una storia gloriosa, quella dei Genesis, se avessero chiuso dopo questo selftitled. Pur ricolmo di istanti pop platinati, GENESIS presenta diversi highlight appassionanti

DUKE (1980) 

DUKE è il punto di congiunzione perfetto tra il trionfo prog che contraddistinse la prima era dei Genesis e il risvolto commerciale successivo. Un lavoro perfettamente bilanciato, fruibile all'ascolto del pubblico di massa, così come relativamente piacevole per un cultore. 

ABACAB (1981) 

Per le band degli anni '60 e '70, il decennio '80 fu tracollo o riscossa, senza vie di mezzo. Tra i gruppi che meglio uscirono dal macello glam di lustrini e paillette, spicca proprio il nome dei Genesis. ABACAB fu un colpaccio: ricco di inventiva, un lavoro maturo che mostrò una band in grado di reinventarsi, avendo ancora molto da dire. Influenzato dalla new wave, ma contaminato dagli istrionismi barocchi del prog, ABACAB creò un nuovo paradigma musicale, dimora di una formula vincente per il successo.

.. .AND THEN THERE WERE THREE ... (1978) 

Contiene la hit pop più famosa della band, l'innegabilmente catchy Follow You Follow Me e marcò il debutto della lineup Collins, Rutherford, Banks. Un rispettoso addio ai fasti del prog. 

WIND AND WUTHERING (1976) 

L'ultimo album con Steve Hackett alla chitarra. L'artista fu un valido contributo al sound dei Genesis della prima luna. Il disco trovò la band perfettamente a proprio agio nel genere al quale avevano, inizialmente, indirizzato il proprio percorso. 

A TRICK OF THE TAIL (1976) 

Quando Peter Gabriel si allontanò dai Genesis, gli ascoltatori credettero che, per la band, fosse arrivata la fine. Rimanere orfani di un frontman tanto carismatico e distintivo avrebbe rappresentato l'epilogo di molti validi atti, ma i Genesis avevano un'arma segreta: un leader altrettanto incisivo, ma dalle intenzioni differenti, seduto alla batteria. A TRICK OF THE TAIL presentò Collins nella veste di frontman per la prima volta, in grande stile. 

TRESPASS (1970) 

Phil Collins e Steve Hackett non erano ancora entrati tra le file del gruppo. Ciò nonostante, TRESPASS viene considerato come il primo manifesto prog dei Genesis: il vero debutto della band che conosciamo oggi. 

NURSERY CRIME (1971) 

È il disco di The Musical Box. Il primo album a presentare la formazione storica dei primi Genesis: ispirata, creativa e travolgente, forte di un sound eclettico e straordinariamente costruito. 

FOXTROT (1972) 

Uno degli album progressive migliori di tutti i tempi. Dall'epica di 23 minuti Supper's Ready ai tappeti sognanti di Mellotron di Wathcer Of The Skies, fino alla sociopolitica aggressiva di Get 'Em Out By Friday

THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY (1974)

L'ultimo saluto di Peter Gabriel ai Genesis. Un disco magistrale, la cui durata estensiva, lo rendeva particolarmente difficile da domare. Il gruppo ci riuscì ed il risultato è pura utopia. 

SELLING ENGLAND BY THE POUND (1973) 

La top 3 di questa classifica annovera stoiche colonne portanti della musica moderna. SELLING ENGLAND BY THE POUND mostra il sunto perfetto dell'attitudine e del sound del gruppo, senza compromessi creativi: una macchina fluida e priva di attriti, in grado di portare il gruppo sul tetto del mondo. 

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