Cosa accadde quando i Led Zeppelin incontrarono i membri dei Beatles?

Quando i Led Zeppelin debuttarono dal vivo, il 7 settembre del 1968, i Beatles avevano smesso di esibirsi da lungo tempo. In ogni caso, la band madre dell'hard rock ebbe modo di incontrare i membri dei Fab Four in diverse occasioni.

Dalla delusione del pubblico di non vedere gli Yardbirds affiancati da Jimmy Page allo scrosciare degli applausi della folla in visibilio per i Led Zeppelin, il passo fu molto breve. I giovani Zeppelin o, i nuovi Yardbirds, come furono da molti denominati durante i loro primi anni, non dovettero faticare molto, emergendo prepotentemente sulla scena internazionale. A tre anni dalla loro formazione, all'alba degli anni '70, i Led Zeppelin erano già un fenomeno gargantuesco, mentre dei Beatles rimaneva il rimpianto di ciò che era stato, la nostalgia per i tempi andati e l'astio apparentemente insanabile che spinse i membri della band alla rottura. C'era una cosa, però, in grado di mettere d'accordo i Fab Four anche dopo il collasso del loro mastodontico progetto: i Led Zeppelin. I membri del gruppo incontrarono Page, Plant, Bonham e Jones in diverse occasioni, confermandone la stima volta dopo volta.

 

L'ammirazione dei Beatles per i Led Zeppelin

George Harrison fu sorpreso dai Led Zeppelin quando li vide per la prima volta dal vivo: un'energia travolgente che il compianto chitarrista dei Beatles ha ricordato con entusiasmo innumerevoli volte. Il puntiglioso ed esigente John Lennon arrivò a proclamarsi un grande fan della Band del Dirigibile. L'ammirazione di Lennon per gli Zeppelin sarebbe da ricondurre, principalmente, al sound heavy e all'attitudine unica di Jimmy Page alla sei corde, come testimoniato dalle sue dichiarazioni ad Hit Parader: "Sai, penso che ci siano cose che mi piacciono e cose che non mi piacciono. O è leggero o heavy. Adoro la musica heavy, è ciò che definisco rock. Mi piacciono i Led Zeppelin. Non comprendo a pieno le loro intenzioni, ma una cosa è certa, Jimmy Page è un chitarrista dannatamente bravo".

Il paragone tra Led Zeppelin e Beatles è andato avanti per lungo tempo, alimentato dalle speculazioni e dai sondaggi della stampa. Non è, di certo un caso. Parliamo di due realtà visionarie: gruppi in grado di rivoluzionare profondamente la scena mainstream, affermandosi come fenomeni globali, prima e come manifesti culturali moderni dopo. C'è, inoltre, un evento particolare che rese storico l'incontro tra i Led Zeppelin e George Harrison.

Al di là della stima riposta nei confronti dei 4, infatti, il chitarrista si sbilanciò sull'unico difetto di cui, secondo lui, la band soffriva: il fatto che non avessero mai rilasciato ballad. Harrison espresse le sue perplessità al riguardo a John Bonham. Le sue parole, furono poi filtrate da Page, prima e dal biografo Brad Tolinski, poi. L'autore trascrive le parole del chitarrista degli Zeppelin, dicendo: "Pensai che gli avrei dato una ballata. Scrissi Rain Song, inclusa in HOUSES OF THE HOLY per lui. Cito Something, infatti, nei primi due accordi che aprono il brano". Si trattò di un carismatico tributo, condito di ironia, ma anche profondo rispetto e sana competizione, pensando a quanta cura la band abbia riposto nella forza e nelle emozioni che traspaiono all'ascolto della traccia, tra le più apprezzate nel brillante catalogo dei Led Zeppelin.

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