Secondo i Maneskin nessuno sta tenendo vivo il rock: “È impossibile da uccidere”

Maneskin | Foto: Ilaria Ieie
Maneskin | Foto: Ilaria Ieie

I Maneskin hanno replicato alle dichiarazioni positive di Mick Jagger su Yungblud e Machine Gun Kelly, condividendo la loro opinione sul rock immerso nella scena attuale.

Ormai sul tetto del mondo da diverso tempo, i Maneskin hanno conquistato, nel bene e nel male, il plauso di essere tra i pochi, giovani, atti indirizzati al pubblico di massa che propongono musica rock. In questo contesto, le opinioni degli artisti, quelle degli addetti ai lavori e quelle della pletora di appassionati si mescolano in un unico, grande, dibattito: "Il rock è morto?". Mick Jagger dei Rolling Stones ne parlò non molto tempo fa, affermando che, artisti come Machine Gun Kelly e Yungblud siano responsabili della rivitalizzazione del rock, seppur in chiave più moderna. In questo discorso, la band romana non può non entrare, avendo aperto le date di Las Vegas della band capitanata dal sopracitato frontman mesi addietro. Riportiamo, di seguito, le recenti dichiarazioni rilasciate alle penne di NME da Damiano dei Maneskin, in merito all'argomento in oggetto.

Damiano riaccende la discussione

Durante il colloquio, il cantante romano ha affermato: "Nessuno mantiene vivo il rock perché è semplicemente impossibile da uccidere. Si tratta di una visione davvero arcaica, quella con cui si osserva come il genere stia affrontando la cultura contemporanea. Nella mia mente, ciò che MGK sta facendo, che è davvero lontano da ciò che Yungblud sta facendo che, a sua volta, è lontano da ciò che Willow sta facendo, è riportare in auge, come molti altri artisti, quel sound e quell'energia. Chitarre distorte, batterie vere, suonare con una band con sound analogici, vivere il rock dentro e fuori dal palco. La musica è sviluppo. Tutto sta collidendo e unendosi nel migliore dei modi".

I Maneskin, del resto, sono ferventi sostenitori di questo mix di influenze nel rock, avendo, di recente, proposto Womanizer di Britney Spears dal vivo al Coachella, accendendo non poche polemiche tra gli appassionati della vecchia guardia. Proprio riguardo i veterani del rock, Damiano si è espresso in questo modo: "Per me, non ha senso aspettarsi da noi di comportarci come gli Stones o i Queen. Sono cose già successe, appartengono al passato. Hanno creato un lascito che nessuno può toccare. Trovo semplicemente stupido e senza senso aspettarsi da una band di ventenni di replicare quanto accaduto negli anni '70 e '80. Siamo nel 2022 e stiamo solo provando a fare qualcosa di nuovo e che ci renda soddisfatti e felici. Mi diverte sentire persone dire 'Sì, ma non sono i Led Zeppelin!', lo so! Non lo saremo mai. Non sono Robert Plant, mi sarebbe piaciuto tanto, ma ho da costruire la mia identità".

Supermodel, l'ultimo lavoro dei Maneskin

Di recente, i Maneskin sono tornati in vetta alle classifiche internazionali con Supermodel: singolo prodotto da Max Martin che, in passato, ha già seduto al banco di artisti come Britney Spears, The Weeknd, i Coldplay, Lady Gaga e Taylor Swift. Parlando del brano, Damiano David ha dichiarato quanto segue: "Abbiamo scritto Supermodel durante i nostri mesi pazzeschi ad LA. Al tempo, rimanemmo sorpresi ed intrigati da quanto le persone fossero interessate dalle idee di celebrità e status, all'ossessione da loro perpetrata per l'aspetto e le connessioni".

"Così - continua il frontman - Abbiamo immaginato questo personaggio enigmatico: una supermodella cool, divertente e socievole, in grado di nascondere grossi tormenti interiori, tristezza e dipendenze. In un certo senso la ami, perché sai che con lei passerai bei momenti, ma allo stesso tempo vuoi evitarla, perché sei consapevole che potrebbe metterti nei guai".

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