I migliori brani dei Pink Floyd dal peggiore al migliore

Tre ere differenti, contraddistinte da svolte sonore altrettanto significative, sotto la guida di 3 frontman. Il dibattito sul periodo migliore dei Pink Floyd rimane aperto, rendendo ogni analisi particolarmente ardua da effettuare.

A partire da queste premesse, dunque, risulta quasi impossibile rimanere oggettivi quando si prende in esame l'opera dei Pink Floyd: band fondamentale per la storia della musica moderna, il cui nome, appare su alcune delle pietre miliari del rock e non solo. Hanno influenzato e continuano ad ispirare a tutt'oggi intere generazioni d'artisti. La loro, è stata una carriera brillante, ma non libera da errori. Scopriamo, quindi, quali sono le migliori canzoni dei Pink Floyd da ogni album da loro rilasciato.

 

Bike

Dall'album di debutto del gruppo, ancora capitanato da Syd Barrett, THE PIPER AT THE GATES OF DAWN. Una traccia psichedelica dall'inventiva sconfinata che segue la prospettiva di un bambino nei confronti della vita e del gioco, facendo, poi, una panoramica sulle inquietudini degli individui dettate dalla loro smania di impressionarne altri, reputati superiori.

Set The Controls From The Heart Of The Sun

Da A SAUCERFUL OF SECRETS, creato con David Gilmour e Barrett compresenti in formazione, emerge una traccia enigmatica, suggestiva e già vicina all'universo visionario che i Floyd avrebbero disegnato di lì a poco, abbandonando le sponde della psichedelia.

The Nile Song

Il brano, tratto da MORE, non presenta il contributo di Richard Wright. Si tratta di una composizione muscolosa, aggressiva, in cui la chitarra di Gilmour stride e la sua voce si squarcia su una linea di basso letale di Waters ed un groove da assalto di Mason.

The Narrow Way (Parts 1-3) 

Un disco dalla natura sperimentale come UMMAGUMMA, non poteva non palesarsi come un'occasione imperdibile per David Gilmour che, in The Narrow Way, diede il meglio di sé, con sezioni di chitarra ispirate alle atmosfere tipiche dei brani di George Harrison.

Summer '68 

Un meraviglioso punto d'incontro tra l'istrionismo orchestrale di Richard Wright e la quietezza pastorale con cui Waters e Gilmour lavorarono ad ATOM HEART MOTHER.

Echoes

Un'epica sorprendente, divenuta iconica. Echoes è una delle tracce più evocative dei Pink Floyd. Gli oltre 23 minuti lungo cui la traccia si estende, non stancano mai, grazie all'inventiva immensa con cui è stata composta e l'attitudine visionaria che rese MEDDLE un successo.

Childood's End 

Un ritmo tendente al funk mostra i Pink Floyd sotto una nuova luce in questa traccia tratta da OBSCURED BY CLOUDS.

Time/Breathe (Reprise) 

Arriviamo a uno dei baluardi della storia del rock: THE DARK SIDE OF THE MOON. Oscuro e misterioso, il disco esplora lo spettro delle chimere che attanagliano i sonni dell'umanità contemporanea, raggiungendo il climax in Time e nella "gemella" Breathe.

Shine On You Crazy Diamond (Parts I-V)

Una lotta acerrima, quella tra la titletrack, Wish You Were Here ed il manifesto eclettico appena citato. Se la prima volle essere l'omaggio più sincero al compagno caduto, la seconda si presenta tripudiante, geniale e, semplicemente, straordinaria, proprio come Syd Barrett era agli esordi coi Floyd.

Dogs

ANIMALS contiene alcune delle migliori composizioni di David Gilmour, con gli assoli brucianti e le frasi emozionanti di Dogs a rappresentare il punto più alto.

Comfortably Numb

THE WALL fu la vetrina di Roger Waters. L'artista riversò tutto il suo estro, ormai divenuto incontrollabile, nella tracklist e nel concept del disco. Comfortably Numb, però, offrì uno spazio particolarmente significativo anche a David Gilmour che riuscì a comporre non uno, ma due dei migliori assoli di tutti i tempi, inserendoli nella stessa canzone.

Not Now John 

THE FINAL CUT segnò il punto di rottura definitivo tra l'incontenibile Waters ed il resto del gruppo. La feroce Not Now John vede il paroliere, bassista e frontman della band raggiungere il culmine della rabbia, con lyrics feroci in cui l'artista esplora le varie fonti del suo malessere, alla ricerca dei demoni che lo stanno consumando.

Learning To Fly 

Nella seconda metà degli anni '80, i nuovi Pink Floyd guidati da David Gilmour entrarono in studio per dare vita a A MOMENTARY LAPSE OF REASON, disco influenzato dal contesto musicale in cui si immergeva, ma che ebbe modo di mostrare una band che non voleva rinunciare all'identità artistica che l'aveva resa immortale. Highlight principali dell'album sono, sicuramente, Learning To Fly e Sorrow.

What Do You Want From Me

Da THE DIVISION BELL del 1994, sono emerse diverse tracce degne di nota. Su tutte, spicca la sognante High Hopes. Ciò nonostante, occorre citare la decisione e la grinta di What Do You Want From Me, con un David Gilmour letale alla sei corde.

Louder Than Words

L'ultima freccia scoccata dall'arco dei Pink Floyd. Nel 2014, la band rilasciò il suo ultimo album: THE ENDLESS RIVER, una raccolta di materiale strumentale inedito risalente alle sessioni d'incisione del 1994, ovviamente rivisitato, corretto e completato nei minimi dettagli, a cui fu aggiunto uno splendido inedito, unica traccia cantata sul disco: Louder Than Words. Il brano, firmato da Polly Samson, acclamata scrittrice e moglie di David Gilmour, riporta le emozioni da lei provate all'ultima reunion dei Pink Floyd nella line-up originale, il Live 8.

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