Inizia a Pittsburgh, alla PPG Glass Arena, il 6 luglio scorso, il nuovo, ruggente, tour che mostra un Roger Waters in splendida forma. Si tratta della prima serie di live dell'ex Pink Floyd dopo ben 5 anni. Ancora una volta, particolarmente attivo in ambito politico, This Is Not A Drill esplora a fondo la visione di Waters degli asset internazionali contemporanei, proiettandoli sul medesimo piano su cui ha basato la sua intera produzione musicale.
Waters si è esibito con la sua band al centro dell'arena, circondato da un palco all'avanguardia sotto ogni aspetto: componenti mobili, schermi di ultima generazione ed effetti mozzafiato che hanno reso lo show molto più di un concerto. Il leggendario artista non delude, continuando a regalare esperienze memorabili ai suoi spettatori dal vivo. Gli schermi hanno proiettato disturbanti animazioni, immagini d'archivio coi Pink Floyd ed interi cortometraggi, arrivando a tessere scenari apocalittici con grattacieli semidistrutti e paesaggi dilapidati.
Sono state ore decisamente suggestive, quelle vissute dai fan dell'artista, accompagnato da una band eccezionale e forte del suo immancabile carisma e della sua straordinaria espressività. Un vero e proprio excursus di tutte le tematiche più care a Waters, che egli ha deciso di affrontare attraverso la musica: dai demoni del passato, alla politica moderna, fino ad arrivare ad una visione apocalittica della società e ai Pink Floyd che, nella setlist, hanno ricoperto un ruolo decisamente importante. Roger ha ripensato a Syd Barrett, ai picchi di cinismo vissuti nella band e traspostisi in tracce come Have A Cigar, ossia lo smacco più grande che una band potesse infliggere all'industria musicale negli anni '70, e ai brani più evocativi del suo periodo nella band, come Comfortably Numb, Wish You Were Here, Money e Shine On You Crazy Diamond.
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