18 concerti rock che si sono trasformati in rivolte

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Jorge Quiroga – La Nación Pubblico dominio

L'adrenalina infusa dal rock, talvolta, straripa, rendendo i concerti delle vere e proprie bombe a orologeria. Nei periodi più delicati della storia, frequentare i live di determinati artisti poteva rappresentare un vero pericolo.

Nel corso del tempo, diversi live sono entrati nella storia con un'accezione negativa. Vere e proprie pagine nere nel curriculum dal vivo di alcuni tra i più grandi artisti di tutti i tempi. Oggi, assistere ad una rivolta durante un concerto è un evento più unico che raro, ma ai fasti di determinati sottogeneri, si trattava di un fattore di rischio quasi consueto.

Rolling Stones - Blackpool (1964)

Era l'ultimo giorno della Fiera di Glasgow, il 24 luglio del 1964. I Rolling Stones erano pronti a salire sul palco di un mortaio già innescato. La folla era irrequieta sin dalla prima nota del set. Alcuni spettatori manifestarono contro la band urlando. Ad un certo punto, un membro del pubblico sputò contro Keith Richards, innescando una rissa che lasciò strumentazione e location in pezzi. Allora, i Rolling Stones furono banditi da Blackpool fino al 2008.

The Doors - New Haven (1967)

Un evento iconico quanto quanto compromettente, frutto di un mero fraintendimento. Era il 9 dicembre del 1967, quando un agente di polizia trovò Morrison in intimità, finendo per minacciarlo al fine di spingerlo a lasciare il backstage. Inutile dire che il frontman sia, poi, salito sul palco pronto a vendicarsi dell'affronto. Morrison insultò pesantemente il poliziotto, chiamandolo "maiale blu". Le autorità incaricate della sorveglianza finirono per arrestarlo, insieme ad altre tredici persone, con l'accusa di aver incitato una rivolta e di aver commesso atti osceni in luogo pubblico.

Sly And The Family Stone - Chicago (1970)

Sarebbe dovuto essere un concerto gratuito per unire i fan attraverso l'amore condiviso per la musica. La band fu la prima a salire on stage al Grant Park di Chicago e quando alcuni tra i gruppi meno conosciuti salirono sul palco destando il disappunto del pubblico, ignaro della presenza di atti underground, partì una violenta sommossa che si riversò per strada, con auto in fiamme, finestre distrutte e negozi saccheggiati.

Jethro Tull - Morrison (1971)

Migliaia di fan senza biglietto provarono ad imbucarsi al concerto, congestionando l'Anfiteatro Red Rocks. Gli ufficiali di polizia presenti tentarono di sedare il flusso copioso di spettatori sprovvisti di tagliandi, ma le loro azioni non sortirono alcun effetto. In molti, infatti, iniziarono a scavalcare i cancelli, tentando di sfondare qualsiasi barriera che si mettesse fra loro e la location. Fu Ian Anderson, alla fine, ad indirizzare la folla, placando l'azione di sommossa e rendendo possibile l'esibizione della band.

Eric Clapton - Jersey City (1974)

Era da poco uscito dal tunnel dell'eroina, Slowhand, quando salì sul palco del Roosevelt Stadium di Jersey City. Purtroppo, Clapton non era al massimo della forma, quella sera, suscitando furia cieca negli spettatori, trepidanti al pensiero di assistere ai funambolismi di un dio della sei corde. Quella notte, alcuni fan arrivarono a sparare fumogeni e fuochi d'artificio, mentre altri sfondarono le barriere, radendo l'arena al suolo.

Led Zeppelin - Tampa (1977)

Gli Zeppelin suonarono per soli 11 minuti quella sera. Una tempesta, infatti, forzò la band a lasciare il palco. Inizialmente, gli Zeppelin promisero che si sarebbe trattato solo di una pausa causata dalle condizioni metereologiche avverse, ma alla fine lo show fu cancellato, mandando oltre 70.000 persone su tutte le furie. Ci furono più di 100 feriti, quella sera, a causa delle sommosse.

Elvis Costello - Bruxelles (1978)

La folla si rivoltò immediatamente contro la band d'apertura, il duo synth punk avanguardistico Suicide. Costello reagì alla scortesia del pubblico con un set di soli 20 minuti, serrato, conciso e privo di coinvolgimento. Il frontman dei Suicide, poi, accese una molotov e gli spettatori andarono fuori controllo.

Alice Cooper - Toronto (1980)

Il 19 agosto del 1980, Cooper fu annunciato come headliner del CNE rock festival. L'artista ritardò notevolmente la sua apparizione, sembrerebbe, per bere con gli amici, fino a non presentarsi e costringere gli organizzatori a cancellare lo show. Alla fine, la rivolta fu il risultato di una reazione a catena innescata da pochi membri violenti del pubblico. Furono 18 i feriti, per un totale di 20.000 dollari di danni. In realtà, l'artista avrebbe spiegato anni dopo di aver avuto un tremendo attacco d'asma prima dello spettacolo.

Black Sabbath - Milwaukee (1980)

La band era nel pieno del loro Heaven and Hell Tour, il primo con Ronnie James Dio alla voce. Il set di Milwaukee durò solo tre canzoni. Il bassista Geezer Butler fu colpito alla testa da un corpo contundente, forzando la chiusura dello show. Quando il manager dei Sabbath annunciò la cancellazione del concerto, la rivolta si inasprì con oltre 160 persone arrestate e una dozzina di feriti.

Public Image Ltd. - New York (1981)

Fu il progetto alternativo di Johnny Rotten dei Sex Pistols. Si trattava di una band sperimentale e, per questa ragione, destò l'incomprensione dei fan, accorsi al Ritz per assistere ad uno spettacolo punk. Le conseguenza furono, ovviamente, disastrose.

The Jesus and Mary Chain - Londra (1985)

L'alternative rock band scozzese era famigerata sulle scene underground per incitare rivolte. A confermare la loro reputazione fu il live del 15 marzo del 1985, dove gli studenti del Politecnico di North London causarono migliaia di sterline di danni.

Iron Maiden - New Jersey (1987)

Negli anni d'oro, i Maiden travolgevano i fan col fervore del loro sound. Il 28 marzo del 1987, il gruppo concluse il set in New Jersey con una rivisitazione di Running Free. La folla impazzì, riversandosi nel parcheggio, lanciando bottiglie e, addirittura, incendiando due auto. La polizia arrestò 33 persone quella notte e la Meadowlands Arena bandì il consumo di alcool prima dei concerti poco dopo.

Guns N'Roses - St. Louis (1991)

Fu un momento emblematico. I Guns erano ben noti per la loro violenta trasgressione e per gli atteggiamenti rivoltosi di Axl Rose. A St. Louis, però, le cose presero una piega diversa quando il frontman vide uno spettatore usare una videocamera. Il cantante gridò alla sicurezza di prenderlo, ma alla loro passività rispose aggredendolo e colpendo anche altri membri del pubblico. Il resto è storia. Rose fu arrestato e accusato di aver innescato le violenze, per poi essere dichiarato innocente solo dopo il ritorno della band a casa alla fine del tour.

Grateful Dead - Noblesville (1995)

Nel 1995, i Grateful Dead si stavano esibendo al Deer Creek Music Center. Furono molti i fan che tentarono di introdursi nella struttura senza aver comprato il biglietto, distruggendo le barricate e l'arredo esterno della venue. La rivolta finì con 15 veicoli della polizia danneggiati, due golf kart in fiamme e 17 persone arrestate.

Woodstock 99

Il festival di Woodstock originale fu una celebrazione dell'amore libero e della musica. Al tramonto del Terzo Millennio, si provò a replicare l'impresa coi principali atti del decennio. Il risultato fu tragico, con gli spettatori che boicottarono praticamente tutte le esibizioni.

Rage Against The Machine - Los Angeles (2000)

Non è una sorpresa, data la loro natura sovversiva, che i RATM abbiano assistito a delle rivolte sotto i loro palchi. Nel 2000, la band si stava esibendo allo Staples Center di Los Angeles durante la Democratic National Convention. Erano più di 8000 gli spettatori, mentre Zach de la Rocha cominciò a scagliare parole al vetriolo contro i paradigmi corrotti della Democrazia americana. Dopo un set di 40 minuti, i fan iniziarono a rivoltarsi contro la polizia che rispose all'offensiva con fumogeni e proiettili di gomma. Otto anni dopo, i Rage sarebbero stati protagonisti di un evento tristemente simile.

Iron Maiden - Bogota (2009)

Il 7 marzo del 2009, i fan colombiani della celeberrima band, ormai veterana dell'heavy metal, tentarono di scavalcare le cancellate del Simon Bolivar Park ore prima del concerto. Quando la polizia tentò di disperdere la folla, i manifestanti divennero violenti, scatenando una sommossa aggressiva che, come risultato, portò a 111 arresti. Alla fine, i Maiden riuscirono ad esibirsi di fronte a 25.000 fan.

Metallica - Santiago (2010)

Tornarono in Chile dopo più di 10 anni. I Metallica non si aspettavano più di 2000 fan senza biglietto all'ingresso. Orde di persone tentarono di oltrepassare le barriere, mentre la band si esibiva per 55.000 persone. La polizia militare cilena intervenne con fragore, arrestando circa 120 persone.

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