I tre musicisti che hanno ispirato BORN TO RUN di Bruce Springsteen

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Chairman of the Joint Chiefs of Staff from Washington D.C, United States – 141105-D-KC128-981 Public Domain

Oggi, Bruce Springsteen siede nell'Olimpo delle stelle della musica, ma nei primi anni '70, per il giovane Boss sarebbe risultato impensabile riempire gli stadi e vendere milioni di dischi a ogni release.

Da sempre grande appassionato di musica, Bruce Springsteen ha scritto la storia del rock con la sua E-Street Band. L'artista cominciò ad interessarsi a questo mondo dopo aver visto Elvis Presley suonare in televisione, ma ricevette la vocazione dopo aver ascoltato i Beatles. Nel corso di un'intervista con Rolling Stone, infatti, il Boss dichiarò quanto segue al riguardo: "Vidi Elvis in televisione per la prima volta a nove anni. Ero troppo giovane, provavo a suonare la chitarra ma non funzionava. Così, la misi via. Il punto di svolta arrivò nel 1964, quando ascoltai I Wanna Hold Your Hand su South Street mentre mia madre guidava".

Bruce Springsteen: gli albori del mito

Successivamente, Springsteen chiese alla madre di essere lasciato nei pressi di una cabina telefonica, dalla quale avrebbe chiamato la sua ragazza dell'epoca per chiederle se avesse sentito dei Beatles. Fu così, che il giovane crebbe con l'ambizione di essere adulato da folle in visibilio e vivere con la sua musica, spingendo sua madre a comprargli una chitarra Kent da 60 dollari. Bruce cominciò, quindi, a suonare con le sue prime band nella sua città natale.

Al tramonto degli anni '60, il suo era un nome relativamente conosciuto sulla scena underground e, ciò, gli permise di fondare il suo primo gruppo più serio, gli Earth. Nei primi anni '70, poi, avrebbe fondato la prima versione della E-Street Band. Nel 1972, il giovane artista firmò con Columbia, ma il suo album di debutto non convinse il pubblico, così come il secondo, apprezzato dalla critica.

La casa discografica decise, dunque, di dargli un ultimatum, un terzo album da prendere o lasciare. I posteri lo hanno consacrato a suo più grande capolavoro. Stiamo parlando, ovviamente, di BORN TO RUN che, stando ad un'intervista del Boss alla BBC, sarebbe nato a partire dalle influenze di Duane Eddy e della sua chitarra pungente, Roy Orbison e le strutture inusuali delle sue canzoni e, ovviamente, l'immensità di Bob Dylan. L'avventura alchemica del Boss lo condusse, ben presto, nel Gota delle leggende del rock, con un disco che ha attraversato intere generazioni senza invecchiare e che continua a farlo.

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