Uno dei chitarristi dal playing più sopraffino di tutti i tempi. Questa settimana, scopriremo i segreti della tecnica di Brian May dei Queen.

Un approccio poliedrico, forgiato da baluardi della musica moderna quali il blues, il metal, il jazz e non solo. Gran parte dell'identità artistica prorompente del guitar hero dei Queen, infatti, affonda le radici nella musica classica, con esecuzioni in maniera del tutto unica, partendo dall'aspetto compositivo e culminando in una strumentazione sicuramente poco ortodossa.

Lo stile di Brian May in pillole

May è ben noto al pubblico per i suoi funambolismi lungo il manico, sì come precursore del virtuosismo, ma anche per il suo spiccato senso della melodia, tra bending perfetti, vibrato emozionanti e arpeggi soavi. Tecniche come il plettro alternato, messo al servizio della scala blues, sono fondamentali per centrare l'approccio di Brian, così come il tapping, utilizzato dal chitarrista prima ancora dell'avvento degli shredder che hanno caratterizzato la chitarra contemporanea.

Il pre-bend è la Chiave di Volta per soli iconici come quello di Bohemian Rhapsody. La tecnica viene eseguita tirando la corda di un tono o di un semitono prima di colpirla col plettro. Brian May è un chitarrista molto espressivo, quindi, per padroneggiare il suo stile, sarà necessario esplorare la musica barocca e le sue scale tipiche, ma anche approcciarsi alla composizione di lick e riff in maniera molto ricercata, senza sottovalutare l'importanza del feeling.

Il rig di Brian May

Come già precedentemente accennato, il playing di Brian May viene impreziosito dalla singolarità degli strumenti da lui adottati. La sei corde più iconica associata al chitarrista dei Queen è la celeberrima Red Special, modello originale, creato da lui stesso insieme al padre durante l'adolescenza. La Red Special è una chitarra molto peculiare, camaleontica, proprio come il playing dell'artista. Non a caso, May è passato alla storia proprio imbracciando quello strumento, ed utilizzando una moneta da 6 centesimi inglesi come plettro. A tutt'oggi, il rig elettrico di Brian May fa della Red Special la chitarra principale.

Fortunatamente, è possibile acquistare una replica dello strumento a fasce di prezzo differenti, dalle più fedeli in termini sonori a quelle che, pur riprendendone solo l'estetica, presentano un'elettronica affine al modello originale. Nella sua strumentazione, spiccano anche chitarre acustiche a 6 e 12 corde, essenziali per le ballate più emozionanti dei Queen.

Sul fronte amplificatori, invece, il Vox AC30 la fa da padrone, mentre per quel che riguarda gli effetti, nella pedaliera di un aspirante Brian May non possono mancare phaser, un pedale d'espressione, un chorus e un distorsore, oltre ad un delay, fondamentale per replicare le armonie sperimentali con cui il chitarrista ha impreziosito diverse tracce della storica band inglese in cui continua a militare. Per le corde, invece, chi vuole essere fedele al 100% alla leggenda dei Queen, può acquistare le Optima Brian May Gold .009/.042.

Claudio Pezzella

Share
Published by
Claudio Pezzella

Recent Posts

DEEP PURPLE: “Siamo ancora dei ragazzini”

Ian Paice, ha detto che si sentono ancora come "un gruppo di ragazzini" quando fanno…

7 ore ago

Nasby & Crosh: passione viscerale per il folk

I Nasby & Crosh sono un quartetto folk decisamente pop-oriented, hanno base a Milano e…

8 ore ago

BLUR: Fuga dal Britpop

“I BLUR sono un gruppo di canzoni della classe media che vuole giocare duro contro…

1 giorno ago

BLONDIE: leggenda metropolitana di una bionda bellissima

“Allora tu fai la cantante?”, le chiede Matthew. “Sì, ma anche la modella. Un giorno…

1 giorno ago

Portrait: Pete Townshend

Gli Who sono certamente stati uno dei più grandi gruppi della storia del rock; celebri…

2 giorni ago

Classic Rock Tales: The Rolling Stones

la copertina originale di “Beggars Banquet”, l’iconico album dei Rolling Stones del 1968 avrebbe dovuto…

2 giorni ago

This website uses cookies.