A 45 anni dall'esordio dei Sex Pistols, il punk sembra ardere ancora, con una moltitudine di sottogeneri incontrollabilmente esplosivi.
Un genere senza futuro che, in realtà, ha echeggiato attraverso intere generazioni, arrivando ai giorni nostri come monito d'espressione per gli artisti che continuano a portarlo avanti. Scopriamo le migliori entry tra gli LP punk del 2022.
Soulside - A BRIEF MOMENT IN THE SUN
Il primo album della band in 33 anni. Inaspettatamente buono e di grande impatto. Si tratta di un lavoro in cui il quartetto di Washington si presenta completamente reinventato, grazie anche a testi di matrice storica e politica particolarmente incisivi.
Meryl Streek - 796
L'album di debutto della band irlandese è sporco, arrabbiato e creativo, unendo beat elettronici a spezzoni di news televisive, il tutto contornato da riff roboanti e viscerali versi parlati di denuncia sociale.
Special Interest - ENDURE
Con una commistione di disco e beat funk, melodie pop melense e dinamiche da pista da ballo, ENDURE si presenta come un disco da festa sotto mentite spoglie, con il quale il trio di New Orleans intona un requiem sospirato al Sogno Americano.
Hammered Hulls - CAREENING
Un lavoro superbo proveniente dalla nuova band di Alec MacKaye; uno dei più incandescenti debutti punk a datarsi.
Petrol Girls - BABY
Il sunto bruciante dei mesi post-pandemia che abbiamo vissuto. Tra guerre, politiche oppressive e anime decadute, BABY colpisce dritto allo stomaco con le sue prorompenti verità.
Bad Breeding - HUMAN CAOITAL
Un ritorno ai fasti del punk anarchico, le cui intenzioni sono manifestate già nella copertina. L'album si schiera a spada tratta contro la macchina capitalista, con feroce determinazione.
Soul Glo - DIASPORA PROBLEMS
Il disco tratta tematiche particolarmente delicate, tra razzismo, malattie mentali e violenza politica e lo fa unendo il tutto a sonorità hardcore e hip-hop, affermandosi come un vero instant classic.
High Vis - BLENDING
Il secondo album degli High Vis vede il gruppo allontanarsi dalle origini hardcore, senza sacrificare potenza e passione. Un lavoro molto introspettivo, da assaporare nel suo elevato simbolismo nota dopo nota.
The Interrupters - IN THE WILD
La formazione ska-punk di LA torna a sorprenderci con un album travolgente, brutale, eppure dall'attitudine catchy, ricco di highlight che farebbero gola anche al pubblico di massa.
Bob Vylan - BOB VYLAN PRESENTS THE PRICE OF LIFE
Il duo ritorna con una fatica discografica indipendente, furiosa ed elettrica, destinata a chi sa ascoltare ed accogliere temi caldi e strumentali intriganti.