Oggi, 55 anni fa, i Beatles partivano per l’India

Negli anni precedenti, i Fab Four subirono profondamente l'influenza della cultura indiana, che ebbe ripercussioni anche sul loro stile musicale. Il fascino dell'India catturò per primo George Harrison, quando la moglie Pattie gli fece scoprire la meditazione dopo un viaggio. Nessuno dei Beatles però rimase immune a questo fascino. Così, nel febbraio del '68 decisero di intraprendere quel mistico viaggio con Maharishi Mahesh Yogi, che avevano incontrato l'anno precedente ad una conferenza.

Il corso di tenne in una sorta di monastero circordato dalla natura più incontaminata e selvaggia, nell'ashram del Maestro, ai pieidi dell'Himalaya. I Beatles vi parteciparono con le rispettive compagne e un gruppo di 60 persone, fra studenti e muscisti, accorsi da tutto il mondo dato l'enorme peso mediatico della faccenda. La vita nel monastero iniziò a scorrere placida e tranquilla, quasi a rallentatore, con pasti vegetariani consumati nella sala comune e lunghe sessioni di meditazione e conferenze, supervisionate dal Maestro, il quale discuteva coi suoi adepti steso su un letto profumato di fiori.

 

Courtesy of © Thebeatlesinindia.com

Fu un periodo molto prolifico, molte delle canzoni del "White album” e di “Abbey road” proprio durante questo viaggio introspettivo. Tuttavia non durò a lungo, il protagonismo crescente dello Yogi, e la sua accecante adulazione nei confronti dei Beatles, unite alle manie di protagonismo e di arricchire il suo asharam, portarono alla catastrofe, mettendo la parola fine all'esperienza dei Fab Four in India. Inoltre, il soggiorno nel monastero, fu segnato dall'uso massiccio di alcool e sostanze stupefacenti, problemi che non fecero altro che andare ad accumularsi ad una serie di dinamiche interpersonali dei membri della band. Il primo ad abbandonare fu Ringo Starr, seguito da McCartney. John Lennon e George Harrison lasciarono l'India solo dopo svariate settimane, non del tutto convinti del comportamento arrivista del maestro Maharishi Mahesh Yogi.

 

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Mila Spada

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