Robert Plant: “Le mie prime performance erano orribili!”

Era all’inizio degli anni ’60 che Robert Plant, allora sedicenne, decise di tuffarsi nel mondo della musica inserendosi nella scena blues delle Midlands. Tra il suo entrare e uscire da varie formazioni, ricordiamo i Crawling King Snakes. Fu solo verso il 1965 che conobbe John Bonham, con il quale un paio di anni dopo creò un gruppo, i Band of Joy. Successivamente, nel 1968 Jimmy Page era alla ricerca di un cantante per il suo neo-gruppo Yardbirds, che con l’ingresso di John Paul Jones al basso e Bonzo alla batteria - su raccomandazione di Robert - si ribattezzarono i New Yardbirds. Il resto è storia…

Le performance di Robert Plant dal 1968 al ’71 erano comunque molto apprezzate dal pubblico di allora e da quello di oggi, più di 50 anni dopo: continuiamo ad emozionarci rivedendo i live degli Zeppelin che hanno fatto la storia. Certo ha avuto difficoltà dal 1971 al 1975, ma ha fatto un grande ritorno negli ultimi anni del gruppo e le sue performance risultavano per lo più perfette.

Rober Plant ha rivelato di non essere un fan delle sue prime performance con la band. Il cantante, è stato intervistato dal Guardian, dove ha riflettuto sulla sua carriera.

Mi sono reso conto di aver avuto un approccio troppo duro e virile. In canzoni come Babe I’m Gonna Leave You… credo che la mia voce sia orribile. Avrei dovuto chiudere la bocca!“. Plant ha poi parlato del suo amore per la musica nordafricana, scaturita da un viaggio a Marrakech nel 1972 e ha raccontato di continuare a visitare il Marocco periodicamente, alla costante ricerca di nuove fonti d’ispirazione.

Mila Spada

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