I 10 bassisti migliori di sempre

I 10 bassisti migliori di sempre - Victor Wooten
Victor Wooten © Creative Commons
Dai pionieri del jazz ai maestri del rock, ecco i virtuosi che hanno plasmato il suono del basso elettrico e hanno fatto la storia della musica.

Il basso è uno strumento fondamentale nella maggior parte dei generi musicali, fornendo il fondamento ritmico e armonico di molte canzoni. Ecco una lista dei 10 migliori bassisti di sempre, che hanno gettato le fondamenta per generazioni di musicisti, e lasciato un'impronta indelebile sulla storia della musica.

1. Jaco Pastorius

Jaco Pastorius è considerato da molti il miglior bassista di tutti i tempi. Il suo inconfondibile stile, frutto di un talento arricchito da profondissimo studio e un’infinità di tempo speso in a suonare, ha fatto scuola ed ha influenzato praticamente tutte le generazioni successive di bassisti e bassiste da tutto il mondo. Il suo lavoro con il gruppo jazz fusion Weather Report è stato particolarmente influente, poiché Pastorius ha avuto modo di sperimentare sonorità avanguardiste e tecniche innovative - come l’invenzione del basso fretless.

2. Paul McCartney

Paul McCartney è uno dei bassisti più famosi della storia della musica, fondamentalmente perché membro di una delle band più famose della storia della musica. La sua creatività e la sua capacità di scrivere linee di basso melodicamente interessanti, che suonava, invece che con le dita o un plettro come molti bassisti, usando solo il pollice della mano destra. Questo gli permetteva di ottenere un suono molto deciso e ritmico, e di eseguire pattern di basso molto complessi e melodici.

3. James Jamerson

James Jamerson è la punta di diamante dell’etichetta discografica Motown, per la quale ha inciso numerosissimi brani; dalla fine degli anni ’50 all’inizio degli anni ’80, le sue sonorità giocose e funky hanno sconvolto il panorama musicale e il suo lavoro su "What's Going On" di Marvin Gaye è considerato uno dei migliori contributi di basso di sempre. Nonostante fosse considerato uno dei migliori bassisti della sua epoca, ha suonato gran parte della sua carriera con un basso a quattro corde economico e poco conosciuto, il Fender Precision Bass.

4. John Entwistle

John Entwistle è stato il bassista degli Who, con i quali ha ha studiato linee di basso complesse e creative, che sono diventate un marchio di fabbrica della band. Entwistle aveva un setup amplificato molto potente e suonava ad altissimo volume, il che creava un potentissimo wall of sound nell'area circostante al suo amplificatore durante i live, e la leggenda vuole che se c’erano bicchieri sul palco, si sarebbero rotti in mille pezzi a causa della fortissima pressione sonora.

5. Flea

Flea è il bassista dei Red Hot Chili Peppers, con il suo slap ha dato al gruppo quel groove energico e funky che ha fatto diventare i Red Hot una delle band rock più amate tra gli anni ’90 e 2000. Flea in realtà nasce come trombettista jazz professionista; quando ha incontrato il cantante Anthony Kiedis per unirsi alla band, e ha preso in mano il basso elettrico, ha sviluppato uno stile che combina elementi del rock, del funk e del jazz.

6. Geddy Lee

Geddy Lee è il bassista, tastierista, compositore e cantante della celebre band prog rock canadese Rush, che dalla fine degli anni 70 fino al 2018 ha contribuito sostanziosamente alla scena musicale più avanguardista. La sua incredibile tecnica di basso combina l'uso di dita e plettro per creare linee di basso complesse e melodiche che si integrano perfettamente con la sezione ritmica della band.

7. Charles Mingus

Charles Mingus è stato una leggenda, più che un compositore, bandleader, pianista e (soprattutto) contrabbassista jazz. Oltre alla sua abilità come musicista, era anche un abilissimo improvvisatore e usava il palco come una sorta di laboratorio musicale, sperimentando nuove idee e strutture musicali con la sua band. La sua musica è stata definita pan-etnica poiché  influenzata da molte tradizioni musicali diverse, tra cui il blues, il gospel, il jazz e la musica classica.

8. Stanley Clarke

Stanley Clarke è stato uno dei primi bassisti a usare il basso elettrico come strumento principale in un'orchestra jazz al posto del contrabbasso, contro le norme dell’epoca. È stato anche il precursore dell’uso del sintetizzatore e altri dispositivi tecnologici in modo anti-convenzionale nei suoi arrangiamenti e nelle sue composizioni, creando un suono inimitabile e sperimentale che ha influenzato molti altri artisti jazz e di altri generi.

9. Marcus Miller

Marcus Miller è stato uno dei bassisti e polistrumentisti più versatili e virtuosistici di sempre: ha iniziato a suonare il basso in giovane età, ispirato da suo padre che suonava il pianoforte, e ha iniziato a suonare professionalmente all'età di sedici anni. Miller ha collaborato con molti degli artisti più noti come Miles Davis, Luther Vandross, David Sanborn e tantissimi altri, e ha lavorato come produttore discografico per artisti come Chaka Khan, Wayne Shorter e Herbie Hancock.

10.Victor Wooten

Victor Wooten è uno dei bassisti fretless (ovvero senza capotasti) più virtuosi della storia della musica, ha reso il suono del basso il vero protagonista dei brani nei quali ha suonato. Il suo lavoro con il gruppo fusion Béla Fleck and the Flecktones è la stele di rosetta dei bassisti jazz e non solo di tutto il mondo. Inoltre Wooten è stato uno dei primi bassisti a sperimentare l'uso di un basso a cinque corde, che permette di eseguire linee di basso ancora più complesse e di suonare in tonalità più basse.

Questi 10 bassisti, elencati in ordine sparso, sono solo una piccola parte della lunga lista di grandi talenti che con le 4 corde hanno influenzato la storia della musica. Ognuno di loro ha lasciato il proprio segno nella scena musicale e continuano ad influenzare giovani bassisti in tutto il mondo. La loro abilità tecnica, la loro creatività e la loro innovazione hanno reso il basso uno strumento sempre più importante e apprezzato.

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2 comments
    1. Sì! Sono solo alcuni dei migliori batteristi della storia, la lista potrebbe essere lunga il doppio! Grazie per il commento 🙂

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