Renato Zero: invenzione, trasgressione, leggenda

Il commento di Anna Lamenza sull’energia, la carriera e la straordinarietà di Renato Zero.

Tratto dal numero 38 della rivista Vinile, disponibile in edicola e online sul sito di Sprea.it

Sono trascorsi 50 anni da quel lontano 1973 che vide l’esordio del giovanissimo Renato Zero col suo albumNo! Mamma, no!” e proprio in questi giorni si è concluso il Tour romano al Palalottomatica (con 5 show dal 28 aprile al 4 maggio) in onore dei suoi 50 anni di lunga e straordinari carriera, dopo i meravigliosi festeggiamenti dei suoi 70 anni (rinviati causa Covid) nella suggestiva cornice del Circo Massimo tra settembre e ottobre 2022, dove si sono svolti i ben 6 concerti di “ZeroSettanta”.

Con una scaletta lunghissima di circa 30 brani e tre ore e mezza di musica, Renato Zero ripercorre gran parte della sua discografia passando con disinvoltura dai brani degli anni 70 e 80 a quelli più recenti, evidenziando il fatto che canzoni come “Vivo”, “Niente Trucco Stasera”, “Morire qui” “Io uguale io”, “Scegli adesso oppure mai”, “Fortuna” e tantissime altre riproposte in questa tournée e di certo non fresche di stampa, siano attuali oggi più che mai e non risentano neanche un po’ il trascorrere del tempo, esattamente come lui. Renato Zero. Un cantautore in continua evoluzione. Mai stanco di cercare il suo pubblico. Di cantare la gente. Di cogliere le sfumature del quotidiano. Le gioie e le paure da cui nessuno è immune o esente. Un Artista instancabile che oggi, a 72 anni compiuti, canta più di ieri, abbattendo (spesso anche di molto) il muro delle 3 ore di musica, spendendosi sul palco come non mai, tra balli scatenati e la voce di una potenza e calore che rapisce ed emoziona.

Ad averne Artisti così, che dopo 50 anni amano la musica e il loro mestiere come il primo giorno, ponendo il pubblico sempre al centro del mondo perché “Il pubblico è la ragione primaria”, parola di Renato Zero.

di Anna Lamenza

direttore editoriale di Figaro

Per tutti i fan di Renato Zero

 

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